Ieri ero in macchina con una mia amica, e vedendo delle persone su balconi e finestre che parlavano tra loro a distanza mostrandosi vari oggetti, ho iniziato con l’immaginarmi su cosa stavano poi mai discorrendo; e così mi sono messo a doppiarle.
In quell’attimo mi sono ricordato di come questo, quand’ero piccolo (elementari/medie), era uno dei miei giochi preferiti, soprattutto quando, per esempio, aspettavo in auto insieme a mia sorella, mio padre che era sceso per andare a comprare una cosa al negozio dall’altra parte della strada.
A volte è piacevole ricordarsi di cose come questa, rimaste per anni in un baule impolverato nella soffitta della propria mente, balzare quando meno te l’aspetti nella propria quotidianità senza preavviso.
t commento xkè m fai pena,tu e quell’altro!
quell’altro chi?