Cosa mangiavamo Vol.2

L’amico Spaik mi ha battuto sul tempo con il post di cui sotto e mi ha ricordato che è già da diverso tempo che avrei voluto/dovuto postare su alcuni cibi storici in voga nei favolosi anni ’80 che hanno contribuito a renderci tutti un pò più cicciottelli e zucchero-dipendenti come si conveniva a quelli come me cresciuti a pane e reti private… In fondo Berlusconi ci ha lasciato anche questo retaggio: se analizziamo bene la cosa infatti, nel bene e nel male è stato "l’editore-più-liberale-d’Italia" ad esportare nel belpaese quel tipico lifestyle filo-americano di matrice consumistica. Perciò, proprio come Kareem Abdul Jabbar nello spot delle Fruit Joy, non resisto e riprendo il discorso da dove lo ha lasciato il mio collega!
In primis non posso fare a meno di rammentare un marchio, la Galbusera, che ha fatto sognare tutti noi bambini in jeans (con l’elastico in vita) con la sua mitica mascotte: il Mago G! Ora costui ha fatto la stessa fine cantata da Max Pezzali circa l’Uomo Ragno e, se non ricordo male, prima che questo brand spostasse il suo target verso diabetici, celiaci e maniaci dello 0.1% di grassi, sulle confezioni dei mitici biscotti vi era ancora riporato il disegno del suo volto ma, da quando i suoi spot (con attore in carne ed ossa ad impersonare le gesta) non andavano più in onda, era ovvio che la via del tramonto sarebbe stata rapida per questo Willy Wonka "de noantri".
Ma la nostra fantasia non è per questo venuta meno, ha continuato a volare, magari sulle ali spennate e incellofanate di un Galletto Vallespluga: Chicchirichì! Sì proprio come i mitici snack, ve li ricordate? In famiglia ne era particolarmente ghiotto mio padre che con la scusa di comprarlo a noi bambini…
Questo particolare prodotto è stato commercializzato da varie industrie alimentari con diversi nomi (Negretto, Moretto, Pinguino…) ma risultati pressochè identici. Ricordo che il modo più figo di mangiarlo per me era di mordere pian piano prima tutta la glassa di cioccolato per poi affondare il muso nella crema interna (a base di chiara d’uovo) che rimaneva a forma di campana su quella base di cialda/wafer che sapeva di polistirolo come poche cose… 
E le Zigulì! Per tutti i gusti del Belgioioso quanti ricordi! Puntualmente le facevo comprare da mia madre ogni volta che passavamo in una farmacia. A ben pensarci è proprio con queste caramelle che è cominciata la mia carriera di taccheggiatore nei supermercati! Nelle grandi catene tipo GS infatti, non era difficile trovare le compresse alla frutta negli espositori accanto alle casse, perciò mentre facevamo la fila ero solito farmi togliere dal seggiolino del carrello per poter colpire! Quatto quatto aprivo i pacchetti e ne violavo i blister (attento a non farmi scoprire nè dai miei, nè dai cassieri) dai quali attingevo avidamente ingurgitando 3/4 e più Zigulì alla volta! Dopo il saccheggio lasciavo il pacchetto là, tra lamette e condom! In seguito fu anche introdotto un formato più grande nomato: Zigulotti ma che non ebbe lo stesso successo e che assaggiai solo tramite qualche furtarello…

 

Continua… (forse)

3 Risposte a “Cosa mangiavamo Vol.2”

  1. complimenti per il “continuum-spazio-post”, mi ricordo ke in fondo io le ziguli’ le odiavo perchè o te le mangiavi tutte insieme o sembrava che masticavi il vuoto condito alla frutta…spaikunknow

  2. e poi pario dovevi spiegare meglio che galletto o chicchirichì era un nome dello snack, il galletto vallespluga è tutt’altro che uno snack, a meno che non sei un chiattone obeso.

    ma quanti anni avevi che ti fottevi le zigulì?

    vabbè lo facevo anche io ogni tanto alla cassa con i kinder…

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