Agosto in salsa praghese

"Porca di quella troia!" (pronunciata alla maniera di Nico il sardo, personaggio di Mai dire Gol).
L’ultima comparsata qui è datata 4 agosto, 2 giorni prima di partire per Praga!
Mi ero ripromesso di scrivere una bella e corposa cronaca della vacanza appena passata, con annesso un pulsante "continua a leggere" per non risultare troppo lungo nella home, e invece non ho fatto niente di tutto ciò.
Non è affatto da me, diamine!

Partiti da Benevento il 6 agosto prima che il sole sorgesse (l’aereo a Napoli decollava alle 8 e qualcosa), siamo ritornati in Italia cinque giorni esatti dopo: l’11 agosto.
Come spesso capita a molti, questo viaggio mi è parso essere un sogno, una parentesi in questo capitolo della mia vita.
Ho riprovato dopo ben 17 anni l’ebbrezza di stare sospeso a 10.000 metri di quota (1992 viaggio a Maiorca con la mia famiglia, avevo 9 anni); ho visitato luoghi fino a quel momento sconosciuti; ho avuto a che fare con un altro tipo di società; ho allargato i miei orizzonti culturali; e dopo tutto ciò non vedo l’ora di poter ripetere la stessa esperienza in un altro paese straniero. <br />
E come fu l’anno scorso per Monaco (Munchen), anche con Praga vorrei riavere un altro incontro.

Di Praga ricordo la splendida cucina locale, e soprattutto il ristorante Khinovny dove abbiamo cenato per ben 3 sere su 5, grazie ad una mia ricerca su internet; le vie del centro perfettamente pulite e piene di turisti gioiosi di essere in quel preciso istante in quel preciso posto, e scattare una foto ricordo di quel momento; i turisti asiatici/giapponesi che presentavano sempre queste peculiarità: gli uomini sempre occhialimuniti, e le ragazze sempre a gruppi di 3; quell’incredibile coincidenza che faceva sì che dopo la mezzanotte gli stessi giapponesi lasciassero il posto alle frotte di turisti italiani, pronti a vivere la Praga by night; le pinte di birra a solo 1 euro (25-27 corone, quando si esagerava 30 corone), minimo 1 litro al giorno da consumare; la scelta di quali souvenir regalare poi ai miei amici fidati qui a Benevento, passando di negozio in negozio alla ricerca della miglior qualità prezzo; e tante altre piccole cose che ora non mi vengono in mente, ma di cui conservo sempre il ricordo.

…Non è nemmeno da me essere così succinto nel parlare di un’esperienza di viaggio così interessante!
Per le foto del viaggio, i lettori ed amici più stretti potranno vederle sul mio profilo di facebook, per ora vi accontento con queste due:

P.S.: dopo o nei prossimi giorni, pubblicherò altri post sulle altre esperienze avute in quest’estate 2009.

2 Risposte a “Agosto in salsa praghese”

  1. credo proprio che facebook ti ha risucchiato al punto da accontanare il blog! hehe

    ps: il palazzo ballerina fa venire il mal di mare!

    baciotti kame

    marti

  2. martina, quella che dici è la sacrosanta verità, d’altro canto è anche palese.

    facebook spesso è una scorciatoia per quello che voglio comunicare alla società, ma è nel blog che penso di esprimermi al meglio.

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