Sogno o son desto?!? Cos’è successo stamattina.

Mi sono svegliato da poco, mi sono fatto una bella dormita, ormai sono le 10 meno 20 (9.40), e  mi accingo a fare colazione. Ma prima di ciò, ho in mente di buttare giù su carta, quello che mi è capitato di sognare. Non voglio fare la cronaca di tutto quello che ho sognato, altrimenti si andrebbe per le lunghe (N.d.A.:ma anche così non è che sia corto…). Brevemente parlerò dell’ultima parte del sogno.

Sono un viaggiatore che torna al paese natale (N.d.A.:Benevento) da cui è partito, dopo mesi di peregrinare. Nell’ultimo tratto (N.d.A.:verso Via Annunziata) per giungere a casa propria, mi capita di vedere due porci giganti: uno nero ed uno bianco che, a fatica, percorrono una stradina, sovrastata di pochi metri, da una piccola fattoria (N.d.A.:loro méta). In questa fattoria, comprendente di galline, mucchi di fieno e quant’altro, c’è la fattrice che è Manuela Arcuri! (N.d.A.:chissà come mi è venuta in mente). Ella deve recarsi da un cliente per portargli i frutti del lavoro in fattoria: prodotti della terra, uova eccetera. Un particolare da rendere noto è che Manuela Arcuri ha una borsa a tracolla con fascette di banconote di euro di grosso taglio (50 e 100). Vedendomi a piedi, mi dà un passaggio con la sua auto. Non so come, la méta del viaggio si trova ad essere un lazzaretto con macchine usate (N.d.A.:roba tipo sfasciacarrozze).

Sotto una pensilina, in questo lazzaretto, c’è un letto matrimoniale e la Arcuri mi porta lì e mi fa: “Fai di me quel che vuoi, l’unica cosa che pretendo però è che me lo devi mettere in culo!” Mentre la sto “smaniando”, arriva Christian De Sica, vestito da vigile (N.d.A.: ormai è entrato definitivamente nella parte di Urbano Persichetti della Tim), che era occupato a fare una multa a Silvio Orlando (N.d.A.: che ci azzecca pure lui?!?). La Arcuri fa vicino a Persichetti-De Sica: “Aiuto, aiuto! Questo vagabondo mi sta violentando!!!” (N.d.A.: all’anima da stronza!). Silvio Orlando, non visto da De Sica, se ne scappa per non pagare la multa. Nel trambusto delle spiegazioni col vigile, “scippo” una fascetta da 100 di banconote da 50 euro, dalla borsa lasciata aperta dalla neo madrina della Roma, e me ne fuggo anch’io.

C’è da dire che era tutto un imbroglio orchestrato dalla Arcuri e da De Sica per spillare soldi a me; tant’è che la Arcuri mi urla dietro che i soldi che le ho preso sono falsi, elencandomi tutti i difetti di stampa; ma io non ci casco: i soldi che ho in mano sono autentici (N.d.A.: lo so di certo, il sogno è il mio!). Per pararsi il culo con Persichetti-De Sica, Silvio Orlando, avendo osservato la scena da lontano, si propone di acciuffarmi a patto di non pagare la multa comminatagli.

Arrivato quasi sul Ponte Sabato, giusto prima di Rione Libertà (N.d.A.: il quartiere dove abito), mi faccio raggiungere da Silvio Orlando ansimante, e gli propongo  la metà dei soldi scippati alla Manuelona, a patto che non mi rompi più i coglioni a rincorrermi. Giunti a metà del ponte, trovo un pacchetto di volantini (N.d.A.: questo so da dove mi è venuto in mente) e lo straccio a pezzetti, tipo banconote, per poi far credere alla Arcuri e a De Sica, che butterò i soldi nel fiume sottostante il ponte. Cosa che si avvera, gettando nello sconforto i due esponenti della città di Roma, sgomenti della mia decisione, non sapendo che avevo sostituito le banconote da 50 euro con pezzi di carta straccia.

Il sogno finisce nel momento in cui mi sveglio (N.d.A.: citazione presa da “Aria” degli Articolo 31): con un pacco di banconote nelle mutande, con Silvio Orlando ancora ansimante per aver corso sul ponte e che non ha ricevuto la metà dei soldi con me pattuita.

Ora, ciò che volevo dire sin dall’inizio del post era porre questa domanda:

Vi capita mai di svegliarvi da un sogno del genere, e cercare poi nel letto o sul comodino, ciò che bramavate ardentemente nel mondo di Morfeo re dei sogni?

Per dirla breve, ero veramente convinto di avere tutti quei soldi nelle mutande: ciò era dovuto a quel lasso di tempo in cui abbiamo ancora tra le palpebre, quelle impurità che nel gergo del Pario sono dette “merda negli occhi”.

Ah, se si potesse imbrigliare la materia dei sogni in qualche modo, per far sì che ciò che desideravamo, diventi reale al momento del risveglio. Il problema sussisterebbe poi al momento del trasferimento dal mondo onirico alla realtà, e a questo non ho ancora pensato.

Sono le 10.10: vado a pisciare e poi colazione con tè e biscotti.

2 Risposte a “Sogno o son desto?!? Cos’è successo stamattina.”

  1. Tipaccio.. Mi viene da scriverti, oh, ma dove cazz vivi? Ma in realtà ti volevo commentare per mandare affanculo “la Zia” mi deve delle foto da troppo tempo. merd. Fa piacere leggere i sogni, cmq.

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