Non so cosa negli ultimi giorni mi porti a sognare determinate cose; si dà il fatto che anche stanotte, la mia fervida mente ha partorito un’altra storia.
Ero fuori un palazzetto dello sport dove si giocava a pallavolo (N.d.A.: non so come facevo a saperlo, visto che ero fuori), e stavo parlando con Rossella: l’ultima ragazza che mi ha fatto battere il cuore (N.d.A.: per gli interessati: ora non più), del tipo di ebay che continua a farmi pacchi non facendosi trovare a salerno, per consegnarmi l’oggetto da me vinto. Lei non so come, si doveva vedere con questo (N.d.A.: non so come è fatto ma lo odio) per degli allenamenti di pallavolo; ed io la persuadevo perchè questo era un “pallista”. Poi lei se ne va e rimango da solo. Non sapendo che fare, trovo una ramazza per terra,di quelle che usano gli spazzini, ed inizio con lo spazzare le foglie cadute nel piazzale del palazzetto. Un tipo mi vede e vedendo il buon lavoro svolto, mi invita a lavorare come ragazzo delle pulizie nel suo negozio d’abbigliamento.
In questo negozio le foglie cadute dagli alberi, si accumulano a dismisura, sebbene siamo all’interno, e dentro alberi non ve ne sono. Come cliente entra Adriana Lima, ed io continuando a fare il mio lavoro le chiedo perchè è lì. Alla fine mi dice che sta cercando le sue cloni, fuggite da un laboratorio di ricerca e rifugiatesi nel negozio d’abbigliamento. E mi dice anche che è facile riconoscerle, perchè hanno dei difetti di fabbricazione: una è più larga di fianchi, una è più alta e così via; per il resto sono simili a lei. Mentre mi prodigo a palpare le varie Adriana Lima nel negozio, continuo imperterrito a spazzare ed accumulare foglie autunnali. Tra l’altro come clienti, entrano anche vari compagni di classe delle superiori venutimi a trovare.
Il sogno finisce quando esco fuori dal negozio a prendere un pò d’aria per il duro lavoro, che si è poi rivelato essere un “supplizio di Tantalo”, vista la sua continua ed ossessiva ripetizione nell’arco del sogno.
Qualcuno che sa di interpretazione dei sogni si faccia avanti: ho paura di diventare come Il Pario!
che for e cap 🙂
IoOdio, prima persona del verbo odiare 😉
non penserei mai di porre la condizione “Io” o “Dio”, anche se noto che l’intimerata anticlericale è uno dei temi più gettonati dell’autunno-inverno 2005, qui su splinder.
eh eh eh!sogni fuori dal comune!parlo così perchè non sogno spesso!boh…sarà normale sta cosa!chissà!
ciau perverse all starz,ciao Papa-rio – Zia – Chiattò – Spaik – kame(caro compagno nella lotta contro i lampioni)
firmato —> il guiduccio!
Hai ragione Guiduccio: è da un pò troppo tempo che i lampioni stanno tranquilli, bisognerà tornare a “sfruculiarli” con calci nei loro coglioni virtuali di metallo.
Provvedo immantinente a correggere il link, antò, anche se “Io odio O Io o dio” suonava bene.
stavo pensando.. ti rendi conto che i tuoi sogni sono più sensati dei normali pensieri. e + in generale ke i sogni tendono + all’assurdo ke al desiderio. insomma, capita + spesso di sognare strane fantasie ke il reale oggetto del desiderio, sia una makkina, una realizzazione e/o altro… Però sì, quando ti svegli e pensi che quel tuo pensiero si è risolto così, nel sonno, è magnifico. peccato il dopo realista… bleah.