I detti di inizio anno non servono a un cazzo

Passata la fastidiosissima influenza che mi ha preso durante la sessione di esami di gennaio (naturalmente zompata), ritorno finalmente a scrivere qui.
Per la cronaca, mi è passato tutto (se ricordo bene) tra il 24 e il 25 gennaio, quindi quasi una settimana dopo il mio sfogo nel primo post di quest'anno solare.

Comunque, in merito al titolo del post, penso che possiamo cominciare da questo: http://pas.splinder.com/post/19463602/Il+mio+ultimo+post+dell'anno+2 
Auguri inutili insomma.

Ma poi pure "Anno nuovo vita nuova". Ma quando mai?
A me pare di trovarmi in un'appendice del 2010, anzi, possiamo pure chiamarlo 2010 bis e non 2011 come comanda il calendario gregoriano.

Tant'è che anche in quest'anno mi ritrovo ancora studente squattrinato, ancora vittima di truffe postal-telematiche (a che cazzo serve la polizia postale? Tra un po' mi rivolgerò a Iene e Striscia, anche perché è bastata una sola ora di navigazione stile detective e ho scoperto cose molto interessanti a riguardo della mia truffa…), ancora con la solitudine come compagna di vita.

Hai voglia a tentare di cambiare le cose con la sola forza di volontà!

L'unica cosa che resta da fare è affidarsi a questa citazione di Baudelaire:

Non solo il suo ingegno trionfa sugli ostacoli, ma ne fa sorgere di nuovi per trionfarne una volta di più. 

Ok, ma un poco di culo e un po' di tranquillità no eh?
Vediamo se da mò ad almeno giugno le cose si aggiustano in meglio oppure no…


 

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