Der Munchener Kame

"Ich bin der Graf!"

E’ da giorni che su MSN il mio nick ricorda l’essere stato a Monaco; e sono altrettanti giorni che da più parti mi sono arrivate esortazioni per descrivere un pò come sono andate queste giornate passate sotto il cielo semiplumbeo della "Tedeschia" (N.d.A.: come mi diverto a definirla amorevolmente…).

Agli inizi dei preparativi per il viaggio, saremmo dovuti essere una dozzina di persone, per formare una mini carovana composta da due camper; ma alla fine, anche se con un pò di dispiacere iniziale, ci siamo ridotti a soli 4 elementi per la partenza. Pochi ma buoni oserei dire, perchè la compagnia è stata eccelsa:
il qui presente che vi scrive, il fido DJ Masso photoreporter ufficiale del viaggio (a cui si devono le foto che ho messo su Badoo, a corredo di questo post) e la coppia Angelo EGiUann e Giusy.<br />

Vi tralascio le 13 ore di viaggio che ci separavano da Monaco, dicendovi solamente che abbiamo saputo occupare ottimamente il tempo e non ci siamo quasi mai annoiati (non credo di sbagliarmi).
Particolare la sensazione provata nell’attraversare il confine con l’Austria, dove abbiamo trovata una nevicata che ci ha fatto capire che stavamo lasciando la nostra patria per avventurarci in territorio straniero e quasi ostile… Ma alla fin fine non lo è stato affatto.

Arriviamo a Monaco verso le 13 di venerdì 3 ottobre, e ci dirigiamo verso il campeggio camper dove avremmo dovuto sostare, per poi scoprire che era pieno fino all’orlo, e lo stesso lo erano anche gli altri 2 campeggi alternativi. Decidiamo quindi di sostare nel parcheggio dell’Olympiastadion.
Vi ricorda qualcosa questo nome? E’ dove nel 2006 l’Italia ha battuto i padroni di casa in semifinale 2-0: "Andiamo a Berlino!"

Dopo esserci sistemati, verso le 19 arriviamo con la Metro a Theresenwiese, dove ci saremmo trovati di fronte per la prima volta nella nostra giovane vita, di fronte allo spettacolo della più grande fiera del mondo: L’Oktoberfest!
Fiumi di birra, luna park, bancarelle, migliaia e migliaia di persone di ogni nazionalità tutte presenti contemporaneamente nello stesso posto.
Ci sistemiamo ad un tavolo ed ognuno di noi ordina un boccale da 1 litro di birra (miiii 8e30€!!!), dopo esserci sparati un paninozzo wurstellone con ketchup lungo 50 e passa cm.
Facciamo amicizia subito con un gruppo di catalani con cui parliamo un pò in italiano, un pò in spagnolo e un pò in inglese. E’ incredibile quanta affinità ci sia tra popoli mediterranei!
PIù tardi cerchiamo di entrare in uno dei 6 enormi stand delle storiche birre bavaresi (Paulaner, Spaten, Hofbräu, Hacker-Pschorr, Augustiner e Löwenbräu), e a fatica riusciamo ad entrarci.
Anche qui è incredibile quello che ci si para davanti agli occhi: altre migliaia di tedeschi tutti in abiti tradizionali, in piedi sui tavoli che brindano con boccali da 1 litro; ed hanno iniziato 12 ore prima con questo andazzo!
Qui incontriamo una coppia di sposi australiani con dei loro amici: lei parla italiano perchè di origine calabrese, quindi facciamo ulteriori amicizie.
Dopo questo delirio bavarese, ci dirigiamo verso il nostro camper parcheggiato all’Olympia Park, ceniamo qualcosina e poi a letto.

Il giorno dopo sabato 4 ottobre, dopo aver saziato la nostra voglia di divertimento la sera prima, decidiamo di saziare anche un pò la nostra mente con un pò di storia e cultura: la méta è il campo di concentramento di Dachau, un paio di chilometri distante da Monaco.
Impressionante è l’unico aggettivo che ora mi viene in mente, ma mi capirete se non ve ne parlo più compiutamente, poi le immagini parlano da sole…

Nel pomeriggio, visto che non avevamo pranzato andiamo ad un Burger King, e poi dopo esser tornati all’Olympia Park per posteggiare il camper, ritorniamo all’Oktober. Più tardi verso la mezza, decidiamo di non ritirarci subito, ma di andare un pò in centro a Monaco, direzione il pub-birreria dell’HB.
Qui assistiamo ad un arresto della Polizei nei confronti di un tedesco ubriaco che aveva fatto casini all’interno del locale. In tutto questo non riusciamo ad entrarci perchè anche in orario di chiusura e ritorniamo al camper.

Domenica 5 ottobre, facciamo un giro nell’Olympia Park: una salita alla torre della televisione (300m di altezza) con annesso Museo del Rock e vista mozzafiato (in tutti i sensi) della città di Monaco. Poi vediamo anche l’Olympia Swimming Pool e l’Olympia Hall dove hanno suonato e suoneranno fior fiori di artisti internazionali. Da lì riprendiamo la Metro per MarienPlatz, centro di Monaco alla ricerca di un pub tipico dove effettuare il pranzo domenicale, e vedere altre bellezze cittadine con contorno di artisti di strada, tra cui il magnifico Alex Jacobowitz xilofonista.

Verso le 17 decidiamo che si è fatta l’ora di riprendere la via di casa, e un’ora più tardi ci prepariamo per il rientro a Benevento, avvenuto verso le 10 di lunedì mattina, dopo una notte passata in dormiveglia lungo quasi tutta l’Italia.
Un viaggio massacrante per le tante ore passate sull’asfalto, ma bellissimo e corroborante per quel che riguarda il divertimento e l’esperienza fatta all’estero.

E chissà che l’anno prossimo non ci sia un secondo viaggio… Boh?

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