Della sfortuna o Cacca pupù!

cacchetta araleTorno, anche se in forma molto breve (e a "piccola" richiesta), a parlare di un argomento (semi)sociologico.

Sono dell’idea che nella vita non esistono dei Gastone Paperone (gente estremamente fortunata), e dei Paolino Paperino (scalognata all’inverosimile); ma ogni persona ha le stesse dosi, a volte ben bilanciate, a volte no, di buona e mala sorte.

Cerco di spiegarmi meglio: le dosi di fortuna e sfortuna vengono a periodi nella vita di ognuno di noi; questi periodi possono essere brevi o lunghi (da pochi minuti ad interi anni se non lustri), ma tutti si bilanciano (o quasi) tra di loro, anche se spesso, proprio perchè affetti da uno dei mali del secolo, ovvero del vittimismo, ci si rende conto solo dei momenti iellati che non di quelli baciati dalla dea bendata. Ritengo anche che noi esseri umani, possiamo anche fungere da calamite per attrarre fortuna e sfortuna, dipende anche dalla propria personalità e dall’umore del momento. Quindi se ci si sente completamente bene con sè stessi, in ogni ambito della vita (per intenderci le categorie contemplate in ogni oroscopo zodiacale…) si può anche essere tacciati di fortuna sfacciata.

Un esempio: se ieri posso ritenere di essere stato fortunato, oggi non posso affermare lo stesso; ed è proprio qui che voglio arrivare.

Or ora sto scrivendo dall’aula informatica del plesso di Ingegneria dell’Università degli studi di Salerno… ovvero a Fisciano.
Son qui per descrivere i momenti salienti di questa mia venuta nel complesso accademico, a dir poco ben favorevole.
Faccio la fila per un’ora (9-10) per sapere come fare per il rimborso di vecchie tasse universitarie del 2002-03; e quando arriva il mio turno mio padre mi telefona dicendomi che forse ha risolto direttamente alla banca San Paolo.
OK, non fa niente, vuol dire che andrò dal prof di Estetica per sapere se il programma che porto va bene, e se mi può dare qualche dritta per l’esame che dovrei fare la settimana prossima: se studiando giusto 4 cazzate sui libri, riesco ad arrabbattare un 18.

Aspetto anche lì un’ora invano, e sebbene il prof debba essere presente dalle 10 alle 12, per un’ora intera non si è fatto trovare.
OK, non fa niente. Prendo nota della sua mail sulla porta della sua stanza (sul sito dell’università non c’era, altrimenti mi sarei risparmiato anche questa cosa) e mi dirigo verso il terminal dei pulmann per prendere l’ETAC per Benevento delle 11e30.
Aspetto per mezz’ora fino alle 12, chiamo stesso l’ETAC per informarmi e mi dicono che quel pulmann sarà ripristinato da lunedì prossimo, ergo devo aspettare quello delle 14; pranzo rimandato nel primo pomeriggio dunque…

Che altro dire ora? Con quante probabilità tanti eventi possono inanellarsi in una "infausta" sequela del genere? Cose che solo al qui presente possono accadere, poichè protagonista non pagato di un film sulla propria vita sceneggiato da un signore di nome Destino.

"Riuscirà mai il nostro eroe (?) a risollevarsi da questo periodo che sta vivendo?"

 Solo il tempo potrà dircelo…

UPDATE: per e-mail altra notizia non buona…
UPDATE 2 ore 16e30: i guai non vengono mai da soli,tornato a casa dall’università, sul pc trovo problemi di conflitti software e non mi funzionano i dispositivi output audio… Non sento un cacchio! Che cazzo di sfiga oggi!

Una risposta a “Della sfortuna o Cacca pupù!”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *