2011: ultimo capodanno.

Avrei voluto intitolare questo post “Chi ben finisce è a metà dell’opera“, ma visto che ci sono diversi blog che hanno intitolato così il loro ultimo intervento dell’anno, ho preferito cambiarlo, riferendomi ad un sagace film di qualche anno fa: Ultimo Capodanno, e anche un po’ alla più che famosa previsione dei Maya.

L’anno scorso feci un riepilogo di quello che era stato il mio 2010, ma questa volta un po’ perché non ci ho pensato, e un po’ perché non mi andava di viaggiare a ritroso nei miei pensieri, non l’ho più fatto.

Ieri sono stato chiamato per giocare l’ultima partita 7vs7 dell’anno, valevole per un torneo amatoriale, dal redivivo Mario Aquino, ormai transfugo in quel di Milano. Per la cronaca partita finita 6-6.
Dopo la partita però non mi son fatto la doccia direttamente al campo, visto che Mario non se la sarebbe fatta, ed essendo in macchina con lui, ho dovuto imitarlo e farmela quindi a casa.
Complice il traffico cittadino degli ultimi frenetici giorni di dicembre, ho preso freddo e in serata ho iniziato ad avere le prime avvisaglie di un mal di gola bastardo.

Tanto che ero stanco ieri sono andato anche a dormire ad un orario relativamente presto per me: l’1e20, svegliandomi poi stamattina verso le 7e30, preda di convulsi movimenti per cercare di trovare una posizione consona per continuare a dormire.
Resto nel letto almeno un’altra oretta, per poi alzarmi famelicamente in direzione della cucina per la colazione: latte e miele col panettone.

Tutta la giornata, fino ad ora, ho convissuto con un maledetto senso di spossatezza, tipico di influenza et similia, verso le sette meno qualcosa mi sono coricato per un sonnellino ristoratore, durato un’oretta e qualcosa, ma che mi ha rinfrancato giusto un po’.

Cenone, efferalgan per sedare i frequenti colpi di tosse, ed ora sono in attesa della mezzanotte per vivere i primi scampoli di questo nuovo anno con gli amici di sempre.

Potrei continuare a disquisire di altre cose che mi sono accadute oggi, ma mi dilungherei decisamente troppo. Vi lascio con la canzone che negli ultimi anni è diventato un refrain consolidato qui sul mio blog.

2 Risposte a “2011: ultimo capodanno.”

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