6 anni da quel 6 luglio

Ultimamente molti studenti delle superiori sono (o sono stati) impegnati con le varie prove dell’esame di maturità, tra temi e esercitazioni varie, più il fatidico orale.
Sono passati ormai (o già?) 6 anni da quando feci il mio esame orale, e se ci ripenso mi viene la nostalgia: fu uno dei momenti più alti della mia giovane vita.
Mi preparai come non mai per fare una prova eccellente, visto che nelle tre prove scritte ero stato uno dei migliori (e immodestamente il primo con il massimo del punteggio nel tema di italiano).
Ricordo che realizzai dei link soddisfacenti tra le varie materie, non ne mancai una, e il presidente della commissione, un prof esterno, mi fece i complimenti per la mia esposizione e per la mia decisione di proseguire i miei studi scegliendo Scienze della Comunicazione all’università.
Non so all’epoca quanto mio padre fu orgoglioso di me, sta di fatto che io lo ero: per me quel 95/100 fu una come una medaglia al valore per un reduce di guerra; in più ebbi la soddisfazione di superare colei che per quel quinquennio fu la mia croce e delizia: Adalgisa, la mia compagna di banco di cui mi innamorai non ricambiato, e che dopo tanti mesi di sofferenza ripudiai per poi prendermi la rivincita finale con il mio orale.

Vabbè, se ora penso ai tanti esami affrontati finora all’università, e agli ultimi che mi rimangono ancora da superare, pensare a quel 6 luglio, mi fa ridere, perchè era molto più facile di quel che pensassi.
Ora me ne torno a studiare, e chissà tra quanto tempo ripenserò alla mia attuale situazione così come ho appena  fatto ora con l’esame di maturità.


jessica alba alberto de toma


P.S.: Piccolo OT. Jessica, pensa al mio, non ne rimarrai delusa.
P.P.S.: quanto vorrei essere nato a Pomona anche io…
P.P.P.S.: Fulvio sei un tajo! Ma baff!

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