Proprio in questi ultimi giorni mi sto rendendo conto di come io sia capace di fare bene le piccole cose, spesso questioni futili (ne ho a bizzeffe da citare, ma preferisco non farlo), piuttosto che fare bene ciò che mi sarebbe veramente uitle nella vita (vedi esami e/o altro).
Non mi piace paragonarmi agli altri, ma spesso è l’unico modo per comprendere veramente sè stessi, la soluzione ottimale per migliorarsi.
In effetti inizio fortemente a pensare che vivere nella compiacenza di essere così come si è, è un atteggiamento da falliti; un atteggiamento tipico di chi si accontenta di quel poco che ha, e che non aspira a ben più alti traguardi personali.
Lungi da me diventare una persona senza ambizioni! Il mio problema è che quando ho queste prese di coscienza, la mia volontà di cambiare il mio stato d’essere, è molto labile, e dura giusto 2, 3 giorni, o al massimo sparisce nell’arco di una settimana.
Dovrei avere sempre dinanzi a me (o per lo meno a portata di mano), dei promemoria, dei post-it, insomma qualcosa che mi faccia da monito costantemente.
Certo, va bene pensare all’immediatezza, ma nel mio caso è più conveniente pensare a largo raggio,e pianificare le cose per tenerle sotto osservazione.
Solo ora, dopo tutto questo scrivere, mi sono accorto che ai più questa mia presa di coscienza può risultare criptica; ma confido nel buon senso di chi mi legge.
Permettetemi di chiudere così:
avevo già visto il filmato e ripeto che per un bambino di 9 anni è stupefacente.ma forse per i suoi coetanei neanche tanto…
sì ma tu chi sei?