Che devo fare?

Mi sveglio alle 8, faccio colazione e mi metto a studiare col condizionatore in soggiorno, approfittando del fatto che la mia famiglia è ancora nel mondo dei sogni. Verso le 10 iniziano a svegliarsi, prendo pausa guardando un pò di tv e mi sento subito i primi rimbrotti da mio padre: "Ah, è così che si studia: davanti alla televisione!".
E uno!

Alle 11 e qualcosa torno a studiare, questa volta mi trasferisco sul terrazzo. Verso mezzogiorno avverto stimoli intestinali impellenti, scendo giù per ovviare alla cosa e sento il secondo lamento, questa volta da mia sorella: "Eh, Alberto è già sceso dal terrazzo..." Al che io rispondo: "Se non posso neanche andare in bagno…" (le esatte parole non erano queste, ma il succo sì).<br />
Dopo aver espletato i miei bisogni corporali torno sopra a studiare.
La mezza è passata, il sole è ormai a picco ma imperterrito, con quel poco di acqua nella bottiglia di plastica, rimango un altro pò, cercando di prendere quel poco di ombra che è rimasta.
Scendo sfiancato dal caldo verso l’una e dieci, prendo le chiavi per andare giù in garage a prendere una confezione di acqua, torno sopra a casa e metto pentola sul fuoco e preparo la tavola; mia sorella e mio fratello sono entrambi impegnati chi a giocare e chi a spettegolare al telefono di casa.
Finalmente mi siedo un attimo davanti al pc per seguire un pò le imprese della mia squadra di calcio virtuale.
Dopo un pò tornano i miei e il primo commento di mio padre è lo stesso di inizio mattina: "E’ così che si studia?"
E due!

Studio e dicono che non studio e quindi si lamentano; non studio e si lamentano lo stesso. Ogni cosa che faccio non va mai bene. A detta loro io sono  la pecora nera della famiglia, l’AntiCristo sceso in terra, il male personificato. Non faccio mai niente bene. Chiedo i soldi una volta a settimana, non chiedo neanche tanto, e mi sento rimbrotti, ogni venerdì arrivo con l’acqua alla gola (economicamente parlando) e se chiedo qualcosa di soldi prima del sabato mi devo sentire anche dire che spendo tutto e subito, che poi quei soldi mi verranno scalati dalla mia paga settimanale eccetera eccetera.

Ora non capisco se sono io che veramente non mi comporto come decenza comanda, o se è la mia famiglia ad essere severa, e a pretendere sempre e comunque 10 da me, e se dò 7, è un fallimento.
E poi mi devo pure sentire le lamentele di gente che si reputa amica e che invece alla prima occasione ti getta merda addosso, così gratuitamente.
E tre!

Come al solito l’unica soluzione che trovo è quella di farmi scivolare tutto addosso, ciclicamente in attesa di tempi migliori, che a mio parere sembrano non arrivare mai come Godot.

Una risposta a “Che devo fare?”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *