Capodanno 2007 e Doppelgänger

Capodanno 2007

Bene, come ripromesso ieri, ho chiesto alle memorie storiche di un anno fa (Martina e Simona), quel che feci a capodanno 2007.
In realtà pensavo che i loro racconti fossero molto più articolati e particolareggiati, ma non posso pretendere più di tanto dopo che son passati 365 giorni dai fatti accaduti; quindi sarò molto breve.

Pochi sono i frame impressi sulla pellicola della memoria delle due, ma non per questo non sono significativi.
Ora non so se c’è da stilare una classifica o meno, quindi mi limiterò ad un elenco puntato di quel che attuai in preda al demone dell’alcol.

 

  • Entrare nella vineria Gladiator (N.d.A.: ora Fuego) di fronte all’ex Mc Donald’s e salutare indistintamente tutti i presenti, anche se quasi tutti erano a me sconosciuti. Poi fui ripreso dagli amici che mi seguivano per il locale.
  • Andare dentro l’Opera Buffa, “scippare” uno di quegli asciugamani che stanno sui banconi e considerarlo “trofeo di guerra”. Sempre i ragazzi mi intimarono di lasciarlo stare e quindi me lo fecero buttare (o lo buttai stesso io) in un cassonetto lì a Piazzetta Venanzio Vari.
  • Dopo aver ascoltato in macchina pochi secondi di “Smack my bitch up” dei Prodigy, mi fiondai in mezzo alla strada tra Cinema Massimo e Hotel President e anche se non ascoltavo più la canzone, mi misi a ballare. Intanto gli amici mi dicevano di togliermi dalla strada perchè passavano le macchine.
  • In zona Federico Torre iniziai con lo scattarmi foto con una macchinetta digitale con batterie scariche, e a correre all’impazzata per la zona. Nuovamente ripreso dai miei accompagnatori.
  • Arrivati al centro sociale, per non pagare la quota di ingresso, assieme ai miei fidi testimoni feci il giro del complesso e scavalcammo per dietro. Io fui il primo nell’operazione e mi addentrai velocissimamente nelle “fresche frasche” per vedere “come era la situazione”.
  • Al Moulin Rouge verso fine serata mentre molti facevano colazione, mi presentai per salutare quei pochi conoscenti e per racimolare un passaggio per casa. A detta di Mr. Reno Schweinsteiger, feci una “ottima”  impressione (nota sarcastica), tipo il Dottor Boone di “Ombre Rosse“.

Altro non mi ricordo sinceramente, quel che ho appena scritto son le testimonianze delle suddette.
Spero che a qualcuno ciò abbia fatto uscire un sorriso sul proprio viso, immaginandomi mettere in atto queste azioni.

 

Doppelgänger

Era da tempo che avevo questo link da parte nei miei segnalibri; era un argomento che mi interessava, ma a dire il vero non avevo ancora trovato l’occasione per parlarne, stamattina inaspettatamente mi si è presentata, vedendo una foto su Flickr.
La cosa è inquietante se ci si pensa proprio ora alla fine del 2007, e soprattutto se leggete quest’estratto dal link di Wikipedia…

“…vedere il proprio doppelgänger è un presagio di morte. Un doppelgänger visto da amici o parenti di una persona può portare sfortuna o indicare il sopraggiungere di una malattia o un problema di salute.”

Beh, se non avete ancora capito da dove nasce questa inquietudine, confrontate la foto di flickr con quella del lumacone “Orange_Plonster” Timoteo sempre qua sotto.

Sosia Escargot Timoteo Orange Plonster Escargot Orange Plonster Timoteo

Sapete che se fosse capitato a me questa cosa, io avrei fatto come il buon Reno “l’Ipocondriaco”: preoccuparmi ancor di più di come faccio normalmente; perchè questi per me son quelli che io chiamo “Segni del destino!”
Mi dispiace Escargot, non vedrai il 2008…

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