Trattato di sociologia: Rapporti Umani – Come stai? Tutt’apposto?

In questo nuovo trattato sociologico, il contesto osservato è sempre quello campano-meridionale, ma l’argomento trattato può benissimo toccare anche altre zone del Sud Italia o, perchè no, anche del resto della penisola. Sicuramente vi sarà capitato innumerevoli volte di incontrare un vostro conoscente per strada; sull’autobus; in un locale; al supermercato; all’università  e quant’altro… E nella maggior parte dei casi, il vostro (o il suo) saluto iniziava così: “Uè bello/a! Come stai? Tutt’apposto?”

Fermiamoci qui ed analizziamo l’ultima parte della frase: “Tutt’apposto?” Ci troviamo di fronte ad una delle classiche frasi di rito delle nostre zone. Ora, cosa dovrebbe attirare la nostra attenzione nel “Tutt’apposto?” Voglio premettere che la sociologia, nelle continue diversità individuali che la nostra società vuol farci credere di avere, ha trovato dei punti in comune che ci rendono l’uno simile all’altro.

Tornando al nocciolo della questione qui aperta, voi come rispondete a questa domanda? Sembrerà strano, ma il più delle volte non ci si pensa affatto e si risponde così: “Tutto bene!” Poi passano alcuni secondi (nei quali si è avuto il tempo di pensare), ed al “Tutto bene!” si aggiungono le reali risposte che volevano dare, ma che il tempo tra domanda e risposta non ci ha permesso di pronunciare.

ESEMPI:

1) “Tutto bene! Anche se proprio poco fa sono stato bocciato ad un esame…”

2) “Tutto bene! Però l’altro giorno è morto mio nonno di infarto…”

3) “Tutto bene! Solo che ieri sono stato male per una forte diarrea…” 

Per non dilungarmi troppo ricapitoliamo:

PREMESSA 1

La frase di rito: “Come stai? Tutt’apposto?” detta dall’individuo salutante, esige dall’individuo salutato una risposta rapida, data senza pensare alle sue reali condizioni sentimental-umorali e fisiche.

PREMESSA 2

Dopo un brevissimo lasso di tempo, il salutato riformula la sua risposta.

CONCLUSIONE

E’ la velocità eccessiva dell’attimo domanda/risposta che fa cadere in errore l’individuo salutato, facendogli poi riformulare, in seguito, la risposta precedentemente data.

La prossima volta che vi fanno questa domanda prendetevi qualche secondo di tempo, pensate e poi rispondete; non cadete nella trappola del “Tutt’apposto?”

4 Risposte a “Trattato di sociologia: Rapporti Umani – Come stai? Tutt’apposto?”

  1. Uè, cazzarola, è proprio vero. Complimenti per aver sintetizzato la verità in modo così divertente. Bel blog. UN saluto. By Oleandro

  2. e’ una convenzione sociale. chi vuole far finta di sapere come sta uno ma inrealta’ non gli frega un belino, chiede “come stai?” velocemente. ed esige una risposta altrettanto rapida. e non si sifferma a vedere se oltre il “benegrazie” c’e’ qualcosa.

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