Sogni nel sonno

Senza che mi venite a dire: “Ma pensa alla fica durante i sogni!” (Panik dixit: albè a matin e pensà a pukkiakk), perchè già lo faccio; piuttosto preferisco scrivere di sogni strani come questo.

Dovevo andare a lavoro per le 19.30, ma prima dovevo consegnare al mio relatore della tesi, un capitolo importante, ed ero in forte ritardo; contemporaneamente, dovevo dare questo capitolo anche a Leo Ortolani, l’autore di Rat-Man (la tesi è su questo personaggio), ed insieme a questo documento, anche un mio disegno per dimostrargli quel che so fare.
Il disegno è presto finito, in men che non si dica, entro 5 minuti; ora dopo la matita, si tratta solo di passarlo a china. Inizio col pennarello a seguire le linee, e ad annerire gli spazi, senonchè mi accorgo che ci sono delle linee che io non avevo tracciato, ma che distrattamente, avevo già passato col pennarello. Mi incazzo di brutto, non è più possibile cancellare, ed il tempo sta scorrendo inesorabile.

Mi giro alla mia sinistra, e vedo delle ragazzine sui 12-13 anni che erano di fianco a me, e che molto probabilmente, erano rimaste lì in ammirazione del mio tratto, e che per farmi un piacere (ma che non lo era) avevano messo delle linee in più con la matita, nel mentre che io avevo iniziato a passare a china la tavola.

La rabbia presto mi assale, non ci vedo più, e brandendo la sedia su cui ero poc’anzi seduto inizio a sfasciare tutto: il tavolo di lavoro, le altre sedie, gli armadi, le porte e le finestre, tutto!

Fortunatamente la mia vescica mi sveglia, sono le 11 e qualcosa e mi dirigo ancora adirato verso il bagno per espletare l’impellente bisogno.

Torno a letto, e riprendo beatamente a dormire, sognando finalmente di quelle fiche di cui è lecito ben pensare. RONF RONF!

little nemo sleeping

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