Questa mia università non finisce mai di stupirmi.

21 giorni all'alba. No, dall'ultima volta che ho scritto qui in realtà. Che schifo, solo 2 post a febbraio, e 1 a gennaio. Inizia bene 'sto 2011… Comunque sembrerebbe proprio che il blocco del blogger è finalmente giunto alla fine.

In verità non ho mai smesso di scrivere, visto che ho uno scalcagnato quadernetto degli appunti dove ho su diverso materiale: spunti, frasi eccetera; ma sia un po' per pigrizia, che per motivi ancora a me sconosciuti, non ho scritto niente qui sul blog.
Bando agli indugi la premessa è finita, leggete in pace.


Ebbene sì, la mia università ne ha fatta un'altra delle sue.
Per i pochi aficionados del blog ormai non è più una novità la mia lotta con la burocrazia accademica, questo di cui vi sto parlando è solo l'ennesimo capitolo.

Praticamente, dopo i fatti del precedente capitolo, il 7 marzo invio una mail alla prof deputata ai piani di studi, dicendole che avevo finalmente deciso quale esame/lab/tirocinio/seminario avrei sostenuto per completare i miei crediti a scelta; e per ciò quindi potevamo vederci per eliminare quegli esami in esubero nel mio piano.
Due giorni dopo, il 9, mi risponde una sua assistente (N.d.A.: che poi scoprirò essere la stessa che mi esaminò per Studio delle culture a ottobre… 30!) dandomi appuntamento non al Suor Orsola, bensì alla sede distaccata del Santa Caterina, praticamente ad un tiro di schioppo dall'università stessa.
L'inghippo della mail è che non vi era riportato né l'orario dell'appuntamento, né il luogo proposto per lo stesso.
Dato che avrei dovuto seguire un corso all'11.30, decido di prendere il treno delle 8, così che per le 10 e qualcosa ero già in zona, pronto per l'appuntamento per la modifica del piano di studi.

Arrivo all'ingresso del Santa Caterina, e mi dicono che l'ufficio della prof. Moro è al 2° piano in fondo a sinistra.
Seguo le indicazioni, ma trovo un altro ufficio, Lingua e letteratura tedesca, la cui docente, dopo averle spiegato perché mi trovassi lì, mi manda su al 3° piano. Salgo e allo stesso punto del piano di sotto trovo però solo una stanza adibita alle fotocopie…
Decido di tornare giù, e chiedere ad un usciere che mi risponde che l'ufficio è sicuramente al 2° piano, ma la stanza non era l'ultima in fondo a sinistra, ma la prima.
Nel frattempo, nota di colore, reincontro dopo tanto tempo, anche una ragazza che avevo conosciuto ai tempi del mio stage a Ischia, all'inizio non l'avevo riconosciuta, me la ricordavo più bassa…

Comunque, in effetti c'ero già passato lì davanti a quell'ufficio, ma dentro non avevo visto nè la prof, nè l'assistente che mi aveva dato appuntamento per email.
Mi permetto quindi di chiedere dentro la stanza, saltando la pseudofila che si era fatta fuori, e dopo aver controllato la corrispondenza della prof, mi dicono di aspettare la sua assistente all 11e30.
Faccio presente che per quell'ora avrei un corso da seguire, e mi viene risposto "beh, che lei arrivi al corso dieci minuti dopo il suo inizio, che cambia? ci venga anche lei incontro…"
"Ok!" Rispondo.
Per ingannare l'attesa, mi consigliano di andare a stampare il piano di studi alle macchinette giù, visto che era comunque necessaria la stampa. Scendo dunque giù ma le macchinette non funzionano e sopra una di esse c'è un biglietto che dice di andare in aula multimediale per stampare.

Dopo essere riuscito a trovare l'aula, stampo il piano, controllo i miei indirizzi mail, e ricevo anche una bella sorpresa (di cui vi parlerò prossimamente…)
Ormai si è fatta l'ora, salgo nuovamente al 2° piano, e finalmente trovo l'assistente della mail. Dopo aver perso 10 minuti per farle capire qual era la mia situazione, e dopo aver contato più volte i crediti del mio piano (lei si era ingrippata nel conteggio più volte…) riusciamo a concludere il tutto. ASSAFA!

La mezza intanto è già passata (N.d.A.: per i non napoletanofoni mezza=mezzogiorno e mezza) e quindi mi resta solo un'ora di corso da seguire. Torno alla sede centrale, cerco il corso sulla stampa delle lezioni odierne, ma non lo trovo. Chiedo nuovamente ad un usciere (N.d.A.: quando non sai una cosa, gli uscieri sono i deus ex machina dell'università…) e questi mi consiglia di andare in segreteria didattica a chiedere.

Raggiungo la segreteria, e chi di dovere, dopo aver controllato sul pc, mi conferma che anche oggi (dopo venerdì scorso…) la prof era malata, e la lezione rimandata. Mi viene poi detto che forse questo venerdì c'è, ma conviene che prima di venire all'uni io chiami in segreteria per non fare un viaggio a vuoto, visto che la prof avrebbe confermato stesso venerdì mattina se sarebbe venuta o meno.
Il mio problema però è che avendo il corso alle 10e30, avrei preso il treno delle 8 (proprio come oggi), e dubito che prima delle 8, telefonando in segreteria avrei trovato qualcuno che mi avrebbe fatto sapere se fosse o meno la lezione.
Penso quindi di chiamare giovedì pomeriggio, chiedendo se ci fossero in ufficio, ma mi viene ricordato che domani è festa per i 150 anni di Italia.

Morale della favola, per evitare un viaggio a vuoto, penso proprio che questo venerdì mattina me ne starò a casa.

P.S.: che papiello degno di Leo TrueLiar!

 

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