Oggi la numerologia mi ha arriso!

Ma non ammosciamoci con racconti del genere, pensiamo piuttosto alla letizia che mi pervade in tutto il corpo in questi esatti istanti.
Dopo tanto sbattermi nell’ultima settimana, oggi sono riuscito nell’impresa di togliere una tacca agli esami rimanenti del mio curriculum accademico.
Ora siamo a -3, e da lontano, col mio kannocchiale, inizio a intravedere la punta della mia pergamena universitaria.

Dicevo la numerologia… la numerologia credo che abbia un ruolo importante nel risultato dell’esame di Storia Sociale dell’Arte che ho conseguito oggi.
Non so se ne ho già parlato qui sul blog, suppongo di sì, nel dubbio ripeto: da anni mi porto appresso una sinergia con il numero 5 (N.d.A.: credo che sinergia vada bene per specificare quel che intendo, nel qual caso, correggetemi).
Sarà perchè quando iniziai a tirare calci ad un pallone, quasi 15 anni fa, fu il numero di maglia che i miei primi mister mi affibbiarono; e perchè ricorre spesso tra i numeri che ritrovo nel corso della mia vita. Per fare un esempio il numero civico di casa mia è il 5; il garage è il numero 10 (10:2=5); l’interno del mio appartamento è segnato col numero 14 (1+4=5).

Proseguendo con questo andazzo, vi faccio notare che oggi è 23 (2+3=5), e il voto dell’esame che ho preso oggi, è 25 (ovvero 5×5), per la serie "i conti tornano".
Dovrei proseguire fino a tarda sera con il mio attuale buonumore, se non che, all’orizzonte, fanno già capolino altri ostacoli (ovviamente ne parlerò in futuro, quando appariranno uno a uno), e a questo punto credo che caschi a fagiolo la citazione che sto per scrivere; una citazione di Charles Baudelaire che si riferiva al pittore Eugene Delacroix, che ho trovato nei miei studi sull’arte: