Madrid 24h su 24h: Ben Chang dove sei?

Oggi la sveglia era alle 9, però mi sono alzato dal letto più tardi, mentre sono a letto prendo il portatile e cerco di organizzarmi la giornata. Nei miei appunti di Word presi da Zingarate.com, trovo la possibilità di seguire un tour guidato e gratuito per il centro di Madrid, tour che tocca diversi monumenti e luoghi caratteristici.
Decido di iscrivermi anche perché iniziava vicino casa: appuntamento alle 13 a Plaza Mayor, di fronte l’ufficio per le informazioni turistiche.

Purtroppo, arrivato lì, scopro che il tour è solo in spagnolo e in inglese, propendo quindi per quest’ultimo perché era più numeroso come gruppo e poi comprendo più l’inglese che non lo spagnolo. La guida però non parla un inglese americano (che capisco abbastanza bene), ma un inglese britannico (difatti in seguito scopre che è originario della Scozia), e a quel punto però è troppo tardi per passare al tour in spagnolo. Poco male: comunque girerò senza perdermi per Madrid, risparmio di tempo e fatica.
Tocchiamo e vediamo i seguenti luoghi: Plaza Mayor (ovviamente); Arco dei Cuchilleros; il ristorante più vecchio del mondo; il quartiere La Latina: la Plaza del la Cruz Verde dove c’è un monumento sulla inquisizione spagnola; il Ponte dei suicidi; la cattedrale di Almudena; il monumento che ricorda l’attacco anarchico subito da Alfonso XIII; la Plaza de la Villa (con annessa statua di Don Alvaro de Bazan); il Mercado de San Miguel; il Palazzo Reale; Puerta del Sol; il Km 0; la statua dell’orso e del corbezzolo.
Gli ultimi tre però li avevo già visti il giorno prima con Domenico.

Di quello che dice il ragazzo scozzese che ci fa da guida, capisco in parte diverse cose, ma per il resto vado un po’ ad intuito. Durante il tour poi questi ogni tanto infilava informazioni sugli altri tour della sua compagnia (tour sulla guerra civile, tour sulle origini delle “tapas”, e infine il Pub crawl notturno), tour che, a differenza del nostro, erano a pagamento.
Alla fine del nostro giro turistico, Connor (così si chiamava la guida), ci chiede una mancia a piacere nostro, e molti cacciano una 5 euro a testa (eravamo una ventina). Io però avevo neanche due euro in spiccioli, e una 50 euro intera; mica potevo dargli la 50 e chiedergli poi il resto?
Fortuna che il mio sguardo a quel punto viene catturato da un signore di fianco a me che immediatamente si bagna con l’apertura della bottiglietta di acqua frizzante.

Subito il signore rivelò la sua origine: anche lui era italiano, molto probabilmente della zona di Roma. Una lingua finalmente a me familiare, mi aveva così permesso di barcamenarmi da quella situazione: il resto del gruppo una volta data la mancia alla guida, si allontanò pian piano, il signore romano iniziò quindi a disquisire sul lavoro della giovane guida scozzese, e mi aveva così dato modo di poter instaurare un dialogo.

La conversazione cadde subito sulle differenze tra gli spagnoli (andalusi, castigliani, catalani ecc.) per poi passare agli italiani, una nazione divisa per secoli ed unificata sotto Garibaldi per il regno d’Italia. Abbiamo così parlato di questione meridionale, dell’inutilità dei polentoni della Lega, e tante altre cose.
In pratica abbiamo elencato tutto ciò che non va in questo momento in Italia, e che forse veramente converrebbe tornare alle vecchie denominazioni, stato sabaudo, regno delle due Sicilie, eccetera eccetera.

Nel frattempo sulle scale di fronte il palazzo reale del gruppo del tour guidato ero rimasto solo io. Saluto quindi il mio interlocutore (che tra le altre cose conosceva anche Benevento per esserci passato molte volte per lavoro, ora non ricordo quale però) e vado nei giardini di fianco il palazzo reale per riposarmi un po’ prima di tornare verso casa e farmi una doccia.

Mi pare di non averlo accennato prima, ma stamattina c’era veramente un gran sole, difatti molte ragazze si scambiarono più volte tra loro tubetti di crema solare per proteggere la pelle.Tornato quindi a casa, e fatta la doccia, ho poi raggiunto nuovamente l’amico Domenico, per un altro giro del centro di Madrid: siamo passati nel quartiere interazziale di Lavapiez; poi abbiamo fatto un giro all’università lì vicino, un’università fatta apposta per i corsi a distanza costruita in una vecchia moschea.

Più tardi abbiamo fatto un giro nei pressi del Museo Reina Sofia, museo d’arte moderna, un’entrata in un centro sociale, poi in un cinema che trasmetteva film vecchi e nuovi, stranieri e spagnoli, in lingua originale e/o doppiati, e tutti ad un prezzo bassissimo (2,50 € prezzo intero, e 2€ per gli studenti).Ad esempio uno dei film di prossima proiezione, sarebbe stato “2001 odissea nello spazio”, doppiato in spagnolo.
Nel nostro giro di ritorno verso Plaza Mayor, siamo passati anche per un localino di estrazione islamica, dove ho preso un paio di dolcetti particolari, veramente buoni e che avrei voluto portare in Italia, ma si sarebbero rovinati col caldo.

Arrivati a Plaza Mayor, Domenico poi mi ha portato in un localino che conosce dove mi ha fatto assaggiare assieme alla ormai classica cerveza, le “caracolas”, ovvero le lumache cucinate in un sughetto. A dir la verità, abituato alle porzioni quasi mastodontiche del giorno prima, un po’ ci sono rimasto male davanti a sole 5-6 lumache da dividere in due.
Inoltre ho anche assaggiato il vinto tinto di verrano, ovvero vino rosso con aggiunta di acqua tonica al gusto di limone, con una scorzetta dello stesso all’interno; una bevanda simil sangria, ma diversa.

Nel frattempo veniva trasmessa anche la partita Germania – Grecia, e abbiamo assistito ad un forcing dei greci durato 5-10 minuti, in cui avevano anche pareggiato ed erano andati anche vicini al raddoppio.Usciti da lì, Domenico mi ha convinto ad accompagnarlo verso casa sua, e mi ha fatto vedere la bella Puerta de Toledo, e l’omonimo Puente de Toledo, dal quale era possibile vedere in lontanza l’Estadio Vicente Calderon, la tana dell’Atletico Madrid.

Una cosa strana in proposito: era molto difficile trovare nei negozi di souvenir, ricordini o gadget relativi all’atletico, mentre in quasi tutti i negozi, oltre a quelli del real madrid, c’era anche molto merchandising dei rivali del Barcellona. Incredibile! In Italia una cosa simile difficilmente potrebbe accadere.

Erano quasi le 23 ormai, salutato Domenico che mi ha invitato poi per la sera seguente a casa sua per cena e partita della Spagna (contro la Francia), sono tornato verso casa, una bella sfaticata di mezz’ora quasi.

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