Ladybug

Come ogni anno, con l’avvento ormai prossimo delle festività natalizie, si moltiplicano le occasioni tra amici di vedersi e di giocare assieme a carte, o a qualche altro gioco tipico delle tradizioni.
Sempre come ogni anno, a queste serate vi partecipo più che altro per la compagnia, e non per la voglia di guadagnare qualche soldo extra anche perché, purtroppo per me, la fortuna al gioco non mi è favorevole.

Anzi, a dirla tutta vorrei sapere chi è stato quell’individuo che in tempi ancestrali ha coniato il detto "Sfortunato al gioco e fortunato in amore". No perché vorrei essere riportato come la consueta eccezione alla regola:
quando partecipo a giochi in cui bisogna fare affidamento sulla fortuna, non ne imbrocco una; di conseguenza, seguendo il suddetto assioma, dovrei essere fortunato nei sentimenti, ma chi mi conosce e chi mi segue qui sul blog, sa che non sono affatto l’esempio di latin lover che dovrei essere secondo il detto.<br />

Emblematica la scena di qualche giorno fa, domenica sera:
Martina: – Oh guarda, hai una coccinella che ti cammina sulle spalle, quanti punti ha?
Kame: – Veramente? Non me ne ero accorto, comunque ne ha sette di punti neri.
Martina: – Allora questo vuol dire che sei fortunatissimo!

…le ultime parole famose…
Partita a sette e mezzo: un euro giocato, un euro perso. Martina stessa mi rende una sua filiale di gioco dandomi un suo euro da giocare, anche questo perso malamente.
Il giorno dopo la cosa si è ripetuta, e prevedo con assoluta certezza che nei prossimi giorni fino all’Epifania, l’epilogo non sarà differente.

Verificheremo…

2 Risposte a “Ladybug”

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