IkeA* di divano!

* La lettera A gli svedesi la leggono "cazz", quindi deducete da voi il titolo di questo post…

Come avevo detto ieri, torno a scrivere su questo blog più assiduamente rispetto a prima (un mese di attesa è pure troppo), e quest'oggi l'argomento sono i mobili Ikea.
Dovete sapere che nel mese di agosto casa mia è stata presa d'assalto da imbianchini e operai vari, per opera di ritinteggiatura di tutte le pareti della casa, e per cambio mobili, passando dai vecchi a quasi tutti a marca Ikea.
Badate bene, io non è che sono contro l'Ikea come azienda, ma è meglio che prima vi spieghi il tutto.

Innanzitutto qui a casa per giorni e per settimane, abbiamo vissuto in un campo profughi, perché ogni volta che si doveva ritinteggiare una stanza, tutto ciò che vi era all'interno doveva essere spostato o giù in garage/cantina, oppure in qualche altra stanza (il più delle volte la mia); approfittando del generale spostamento di cose, si vedeva anche cosa si doveva buttare/riciclare o rivendere al mercatino dell'usato.
Naturalmente anche per spostare i mobili dalle pareti, essendo pesanti, bisognava alleggerirli togliendo le cose da dentro (libri, vestiti, eccetera).

Conclusa finalmente l'operazione di pittura, si è continuato poi con il buttare/riciclare/rivendere, e infine a dover sostituire i mobili vecchi con quelli nuovi dell'Ikea.
Per spostare i mobili, almeno i più voluminosi, fortunatamente hanno provveduto nuovamente gli operai, ma per quanto riguarda il far salire i nuovi mobili scomponibili dell'Ikea abbiamo dovuto provvedere da noi, e in questo caso io ho dovuto far la parte del leone, in quanto giovane maschio e in forze della famiglia.

C'è da dire che una volta composti tutti i mobili, la casa ha cambiato letteralmente aspetto, e quella che era solo la mia stanza ora è anche la stanza di mio fratello; troppo cresciuto per poter dormire ancora nella stanza con mia sorella che cercava la sua indipendenza da anni.
Alla fine, sebbene molto legato a quello che era la mia stanza da lupo solitario, e abituato a determinate dinamiche, mi sono dovuto adattare, e non ho mai messo becco davanti alle varie decisioni arredamentali. FINO A ORA!

Il pomo della discordia è diventato il divano in soggiorno: nuovo di pacca, ma soprattutto bianco!
Ma che cazzo! Tra tanti colori esistenti in natura doveva essere proprio bianco che si sporca subito?
Apriti cielo! Esasperata dalla imperitura conservazione del novello mobile nei secoli e secoli a venire, mia madre dopo aver parlato con un roveto ardente nel reparto cuscini dell'Ikea di Napoli, ha stilato una propria lista di comandamenti per non rovinare il canuto mobilio.
 


(dovrebbe essere questo…)


Senza che vi elenco tutte le regole a cui ora noi di casa dovremmo sottostare, vi basti sapere che l'assurdità regna sovrana, e su quel divano in pratica non dovrebbe sedersi nessuno per non rovinarlo.
Ora qui vi chiedo: posso/possiamo mai rovinarci la vita domestica per un fottuto divano?
Invece di rilassarmi nel vedere SKY o qualche dvd, ogni volta dovrei attivarmi nell'imitazione di Spiderman, per non rovinare il pregiato divano?

Ma neanche per idea! Se le cose non cambieranno, sono anche pronto alla faida familiare munito di coltello per tenere in ostaggio il bianco divano, perché è l'uomo che comanda sui mobili, non il contrario!

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