Flash Universitari

Ero con Last il Pario nei giardinetti dell’università di Salerno, e stavamo aspettando che si facessero le 2 perchè l’ amico Pario doveva prendere il pulman per tornare a Benevento.
Nei vari discorsi, salta l’argomento Erasmus, e mi vengono in mente quel che mi hanno detto in molti: "Alberto, perchè non sei mai andato a fare l’Erasmus?"

In verità sono sempre stato incuriosito da questa possibilità, solo che non avevo la media degli esami necessaria per poterla effettuare.
Ed ho subito pensato che sarebbe bello che per chiunque, una volta iscritto all’università, fosse obbligatorio, per la carriera accademica, e per il conseguimento della laurea, un periodo dai 3 ai 6 mesi all’estero.
Il periodo in cui dovrebbe svolgersi questo viaggio formativo, lo porrei tra la fine del 2° anno, e l’inizio del 3° anno (nel caso di laurea triennale), oppure tra la fine del 3° e l’inizio del 4° (nel caso di laurea quinquennale).
E poi ci si potrebbe anche mettere d’accordo tra amici:

A: – "Ehi, quando parti per l’Erasmus?"

B: – "Parto a settembre…"

A: – "E dove vai?"

B: – "In Spagna, a Madrid!"

A: – "Cavolo, pure io! Solo che il mio periodo parte da ottobre…"

B: – "Allora fai una cosa: vai all’ufficio Erasmus, e chiedi se ti possono spostare prima!"

A: – "Hai ragione, speriamo che mi accontentano, sarebbe una bella esperienza partire insieme"

In questo modo si unirebbe (sempre secondo me) l’utile al dilettevole: il viaggio formativo all’estero, con la vacanza con gli amici. Non credo di dire puttanate, anzi dovrei proporlo al prossimo Ministro dell’Istruzione…

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