Flash Ripetuti 5: La Torta alla Ricotta

INTRO
Salve a tutti, popolo di poveri malati che avete ancora la sfortuna di navigare su queste "perverse" pagine html! Io sono Kame il Kane, e questo è l’intro di Flash Ripetuti 5. Ultima (per ora) puntata della saga dei Flash. A ‘sto giro è il chiattone A.K.A. DJ Masso che convoca il Pario a casa sua per farsi cucinare qualcosa di buono da mettere sotto quei denti da porco che si ritrova. Se avete seguite i FR precedenti forse saprete anche come andrà a finire questo…
N.D.A.: Come scritto all’inizio, i fatti sono ambientati alla fine del 2003.

FLASH RIPETUTI 5: LA TORTA ALLA RICOTTA.

Lunedì 17 novembre 2003, ore 16:47 Roberto Balestrieri telefona il fraterno amico, Vincenzo D’Argenio:
– Pronto? Vincenzo? So’ Roberto! Puoi venire a casa mia oggi pomeriggio? Ti volevo far sentire delle basi che avevo fatto…
Vincenzo risponde alla cornetta di controvoglia, poiché il chiattone lo ha interrotto poco prima che il Pario iniziasse con il suo sport preferito dinanzi il computer: la lotta 5 contro 1.
Vincenzo: – Chiattò devo studiare!
Roberto: – Ma è roba di poco! Facciamo subito perché dopo devo andare a fare allenamento!
V.: – Sto da te tra dieci minuti, ciao!
Come al solito, l’erede dell’omonima Ferramenta D’Argenio, chiude il telefono in faccia all’amico obeso.
10 minuti dopo a Casa Giandomenico Balestrieri…
V.: – Permesso?
R.: – Entra Vincè, scusa un attimo ma sto chattando con Laura… Puoi aspettare in cucina?
Il Pario chiede:
– Ma stai da solo?
Roberto:
– Sì, sì! Ora va in cucina… Ah, già che ti trovi fai qualche crepés o qualche altro dolce che ho fame!
Vincenzo: – Vabbè!
Roberto torna nello stanzino del PC e lascia da solo Il Pario in cucina. Il ragazzo iperdotato odontotecnicamente accende la TV e, facendo zapping sui canali locali, trova una pubblicità di una linea telefonica erotica.
Vincenzo si attesta lì e, seduto a tavola, inizia con lo “smaniarsi” nell’equino dei pantaloni sotto lo sguardo attonito di Eolo Balestrieri, il gatto di casa, che riposa le sue “stanche” membra (N.d.A.: stanche per che cosa? Non fa un cazzo da mattina a sera; è solo un gatto obeso con il colesterolo a mille!) su di una sedia posta sotto il tavolo.
Ormai in posizione obelisco, e con l’apporto degli immancabili Kleenex (per il conseguente e piacevole afflosciamento dell’insaccato di pelle ), nella mente contorta e perversa di quel malato che è Il Pario, sovviene l’idea di tirare un ulteriore tiro mancino al fraterno amico, rappresentante della razza grassa nel mondo dello sport.
Rimembrando la richiesta precedente di Roberto, Vincenzo avvia il progetto culinario della Torta alla Ricotta con ingredienti organici D.O.C. di produzione casearia propria.
Dopo aver impastato e infornato la propria “crema”; ecco fuoriuscire dalle alte temperature dell’elettrodomestico nomato forno, il prodotto finale del demoniaco (e deviato mentalmente) chef Vincent D’Argenieaux: La Torta alla “Ricotta” de Il Pario versione 2003!!!
Trionfante di gioia (e di conseguente ilarità esplosiva), con il “dolce” delicatamente posato su di un piatto della famigerata collezione di porcellana fatta con i punti della Barilla; Vincenzo si dirige verso l’inconsapevole Ciacco alle prese con il suo amore epistolare.
Vincenzo:
– Robertooooo! Aprimi la porta! BURP! (N.d.A.: Il Pario soffre di una grave forma di espulsione continua di “nuvolette di gas organico” definite comunemente con il termine di “rutti”).
Roberto apre la porta e gli si para davanti l’ultima creazione culinaria del “nonno-bambino”:
– Ciè, grazie! Mi hai fatto una torta alla ricotta!
Roberto schiocca un bacio in fronte all’amico Vincenzo e si appropinqua a divorare il dolce “avvelenato”.
Roberto:
– CHOMP! Vincè… GNAM, GNAM… ti devo fare proprio i complimenti! MUNCH, MUNCH! ‘Sta torta è proprio buona! BURP!
Vincenzo:
– Ahahahaha!!! (poi facendosi serio). Grazie, grazie! Modestamente, vita pratica: 8 milioni e mezzo!
Roberto:
– Vincè… GNAM, GNAM… Solo un appunto…CHOMP… Questo dolce ha un retrogusto particolare… Un “non so che” di strano! Non è che ci hai sburrato dentro?
Vincenzo comincia a sudare freddo, ipotizzando che il rugbista abbia iniziato a pensare dopo aver cacciato il cervello dal Gum Body Meliconi.
Il Pario tenta di uscirne elegantemente:
– Ma cosa vai a pensare? …E poi tu quando mai hai assaggiato il mio sperma?
Roberto guarda biecamente Vincenzo in un breve silenzio che sembra essere eterno se non fosse per la ventola del PC che gira incessantemente.
Finalmente il chiattone apre bocca e dice:
– Vincè hai ragione! Non può essere il tuo sburro! L’unico contatto sessuale che abbiamo avuto io e te è stato quando mi hai poggiato il pene sull’orecchio! …E poi, a dirla tutta, l’unico sburro che ho assaggiato è stato il mio, per vedere che gusto aveva! Ti dico un segreto: …a me sapeva di pollo! Hihihihihi!!!
Vincenzo: Ahahahaha!!! BURP!!!

FINE

OUTRO
Lo so, sicuramente FR5 è un fratello gemello di FR3; ma vi assicuro che i prossimi FR (che cercherò di scrivere nel più breve tempo possibile) si scostano da FR3, 4 e 5.
RAGAZZI NON VI ASTENETE DAL COMMENTARE!!!
Alla prossima!

4 Risposte a “Flash Ripetuti 5: La Torta alla Ricotta”

  1. Ciao allora inizio a lasciare anche io dei commenti!!!questa storia è alqunto skifosa e perversa!Albè mi hai fatto venire ml di stomaco!:P cmq casa mia non porta sfiga!:)

  2. Lo so cara simona! Sennò perchè saremmo la Perverse All Star? Non ti preoccupare le prossime non saranno così schifose… Eppoi devo ancora finire di scrivere la miglior storia che abbia mai scritto: “Senza Titolo”! A momenti sono 3 anni che la sto facendo.

  3. allora mi aspetto una storia incredibile dato che c stai mettendo anni per farla!:)lo so che siete perverse dentro però…vabbè Kameilkane tu sei zitto zitto,poi vai a vedere sotto sotto sei il + perverso di tutti!:P un bacione.ciao ciao!:)

    [SiMoNa]

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