Festa Privata

Sabato scorso, appuntamento allo stadio alle 21e30, la lista parlava chiaro.
Anche se con un leggero ritardo, imbarcati nell’Opel Corsa con Capitan Spaik al timone, AC come navigatore, e come marinai e mozzi Reno Schweinsteiger e DJ Masso; arriviamo al luogo del raduno, constatando che di facce amiche e/o conosciute non ce ne sono, e credendo fermamente che nello stesso orario nostro,  ci sia stato un raduno di nomadi e zingari.
Lo spaesamento passa subito, notando che tra gli innumerevoli ospiti, vi è anche il buon Guido Makkione, ivi pronto per una bella e "sana"(?) ubriacata con tutti noi.<br />
In notevole ritardo sulla tabella di marcia si presentano Last il Pario, Guiduccio e Nunzia (una dei tre festeggiati della serata), la minuta Me-Grace e la "sempre fin sopra le righe" Zia.

In realtà non sapevo precisamente dove fosse ubicata la festa, fino a quando non siamo arrivati a destinazione; e c’è da dire che nel tragitto dallo stadio al luogo festaiolo, il teutonico Reno si è ben prodigato a dirigere via telefono il flemmatico Zio Silvio in coppia con Martina.
In seguito ci avrebbe raggiunto anche il mitico Rafao new look, in versione Rafao Rifao con nuova appendice nasale, ma questa è un’altra storia…

Festa Privata, questo è il cartello posizionato all’entrata, dei campetti di calcetto dell’Epitaffio, teatro di epiche sfide a colpi di tiri, tackle e parate. Nessuno di noi ci credeva, tutti increduli e basiti alla vista di ciò; ma con tutto il rispetto per il festeggiato Leo Trueliar, sempre meglio del casolare campagnolo simil rifugio di Bernardo Provenzano. Sempre senza offesa, ci mancherebbe, qui regna la goliardia.

Saliti nella sala sopra gli spogliatoi, troviamo dietro la postazione "musica" (un tavolino con un computer e un paio di casse, con di fianco la pianola del terzo festeggiato Massimo Varchione) due gigantografie: una di Nunzia, e l’altra foto in cui c’è Massimo in macchina con una torta in mano e di fianco un tizio in evidente stato semi-comatoso.
Al chè vedendo le due foto mi domando: "Ma se Nunzia è nella prima foto, e nella seconda c’è Massimo Varchione, Leonardo dov’è?" Prontamente mi rispondono Guido e Vincenzo "Nu vidd’? E’ chillì’ affianco a Massimo che sta abbunguliato!" (TRAD.: Non lo vedi? E’ quello di fianco a Massimo che è mezzo addormentato!)
Mi ero dimenticato di una piccola chicca che ci aveva accennato a inizio serata Guido: "Vi prego, guardate Leonardo!" E noi arrivati lo abbiamo guardato, per poi scoprire che il nostro si era tinto i capelli stile Super Saiyan andato a male, e tra l’altro non ci ha neanche addotto una motivazione per questo cambio di colore. Mah, ai posteri l’ardua sentenza…

Il problema delle feste di compleanno con molti invitati è che, come spesso capita in queste occasioni, ci si raggruppa ai pochi conoscenti e con il resto degli invitati non ci si caga proprio, se non quando stai per fare la fila al bagno o per rubare l’ultimo pezzo di pizza sul tavolo del buffet!
Su quest’ultimo punto, mi preme ricordare che la scena iniziale di abbordaggio al buffet è stata epica!
inizialmente si credeva che il beveraggio era inferiore alle esigenze di alcuni invitati, tant’è che c’era stata anche una timida protesta per le cibarie eccessive; e quindi si è subito provveduto all’accapparramento di birre e affini previa penuria futura; e quindi come "alacri formichine" alcuni hanno ben pensato di "mettere da parte per l’inverno" un esiguo numero di bottiglie e lattine, nascondendole alle "cicale" che sicuramente non avrebbero gustato fino all’ultimo goccio quel nettare alcolico.

Poi il tanto allenamento di apertura bottiglie di birra, effettuato continuamente con gli accendini, si è rivelato alquanto efficace per l’accapparramento iniziale, in assenza di un apribottiglie a portata di mano.
Quando poi anche queste scorte hanno iniziato a scarseggiare, han fatto sentire prepotentemente la loro presenza i boccioni di vino da 5 l cadauno, fino ad allora solitariamente e bellamente ignorati sul tavolo data la maggior avvenenza della birra.
Così tra un giro di 1-3 tutto di un sorso di vino, ed un altro di ben più mite Calimocho (vino+coca cola); chi aveva intenzione di sollazzarsi riempiendo il proprio serbatoio di alcol per affrontare il resto della serata a pieno regime, non si è ritrovato deluso.

Anzi, in seguito c’è stata una ulteriore gara di accapparramento, questa volta però di persone capaci di intendere, volere e soprattutto agire, e per agire intendo poter guidare un’automobile senza confondere un pedale con un altro e non scambiare i fari delle macchine per quelli dei lampioni.
Ben presto c’è stata una decimazione delle persone capaci, e ancora adesso non so quanti siano sopravvissuti da quella festa.
La buona notizia è che quella che ritenevo più a rischio, ovvero la Zia, è giunta a destinazione, e penso che ieri abbia cercato di gestire al meglio il suo hang over.

Per il resto non ho null’altro da aggiungere, se non che in tutta franchezza non mi sono manco accorto dell’entità dei regali fatti ai festeggiati. Chiedo venia e rinnovo gli auguri.
Datemi un Amen!

6 Risposte a “Festa Privata”

  1. vogliamo parlare anche dei passaggi in campo dove c’è stato in ordine la mia scarpa volare silvio cadere e rafao scivolare^????baci

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