E fuori nevica… (Nando Paone cit.)

Sì, bella la neve (qui a fianco la vista dalla finestra della mia stanza) ma mi rompe le palle per due motivi:

1) sono freddoloso, preferisco l’estate all’inverno, quindi figuratevi quando arriva la neve.

2) tanta neve=tanti problemi.
E certo, io già sto con la macchina in riserva, ma anche avessi avuto benzina nel serbatoio, comunque non mi sarei potuto muovere perché non ho le catene da mettere alle ruote.

Argomento meglio il motivo n°2.
A questo punto le soluzioni sono due (solo ora mi sto accorgendo che avrei bisogno di un diagramma per spiegare il tutto, visto che ogni punto porta ad altre ramificazioni o bivii):
2.1) o si resta a casa, contenti di stare al calduccio, rimandando tutti gli impegni che si hanno.
2.2) o si tenta comunque di uscire, organizzandosi e premunendosi a dovere.

Corollario del punto 2.2:
a) bisogna coprirsi bene tipo scampagnata sulla neve, ma senza sci, slittino, snowboard eccetera, e quindi urge andare a scavare tra sgabuzzini, armadi, garage e cantina (altra rottura di palle congenita…);
b)  soddisfatto il punto precedente, bisogna vedere come muoversi per uscire da casa.
– A piedi?
E quindi in questo caso bisogna muoversi prima: se si ha un appuntamento alle 17, conviene scendere un’oretta-tre quarti d’ora prima da casa.
– Col passaggio di qualcuno, amico o parente?
Sì, sarebbe un’idea se sono attrezzati con catene alle ruote, e sempre se si vogliono muovere anche loro (la volontà e la pigrizia qui la fanno da padrona).
– Sfruttare i trasporti cittadini?
Ottima idea, sempre che questi passino e non siano bloccati per “calamità naturale”.

Ricapitolando il tutto, la soluzione più semplice è restare a casa.

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