– E dopo nonna? – Dopo bambini miei? Ah, questa è un’altra storia…

Ero solo un bamboccio di circa 8/10 anni quando ebbi per la prima volta a che fare con il sesso "orale"! Nel senso che, fu un’estate al mare che alcuni ragazzi più grandi iniziarono a snocciolare, in faccia a me e mia cugina Gemma, termini sessuali piuttosto coloriti, tipo: pompino, sega, scopare, spagnoletta, ecc… Ricordo che appena tornai da Francavilla al Mare (CH) andai a chiedere subito a mio nonno se fosse un abituè del "cinque contro uno": "Nonno, ma tu te le fai le ‘seghe’?". Fortunatamente, nonostante nel mio piccolo cercassi di infilarci termini più correttamente scientifici, che mia madre e mia zia cercarono di esternare quando andammo a chieder loro spiegazioni, mio nonno ci capì ancor meno:"Eh, ma che dici? Non ti capisco, io non ho studiato a’nonno!" (Pensate che ancora oggi mio nonno può fregiarsi di essere uno dei pochi al mondo a non aver capito il funzionamento del gioco dei pacchi: "Affari tuoi"! Perciò tutto sommato mi risparmiai una grassa figuraccia con il nonno materno).
Di lì a qualche tempo sarebbe ricominciato l’anno scolastico, e ogni figlio degli anni ’80 che si rispetti, prima di andare a scaldare il banchetto, si sintonizzava sulle reti RAI per il mattiniero appuntamento con "L’Albero Azzurro", ricordate?! (Ah, Claudio, Dodò… ora posso dirlo: fanculo mi siete sempre stati sul cazzo! A me interessava solo l’angolo dei "lavoretti"!) Beh, ed ora arriviamo al punto, per un certo periodo nella stessa fascia oraria, non ricordo bene se prima o dopo "L’Albero Azzurro" (ma forse dopo) i nostri genitori ebbero la fortuna di risparmiarsi un sacco di discorsi imbarazzanti alla loro prole grazie alla messa in onda di una serie francese, titolo originale: "Le Bonheur de la Vie", meglio nota come "L’Albero della Vita" (sottotitolo: corso di informazione sessuale per bambini: dai 4 ai 12 anni) ideata da Jacques Remy Girerd. Come dimenticare quella che probabilmente è stata una delle cause inconscie per cui la *P.A.S. si è formata? In breve la sinossi: Annabella e Alessandro sono due cugini di sette anni (lui è negro!); seduti ai piedi della nonna, gli fanno domande sulla vita, la riproduzione, la pubertà, il corpo, il sesso, la contraccezione!… Domande cui l’anziana signora risponderà con piacere in modo preciso ma semplice, schematico, metaforico (rasentando ad ogni puntata la zoofilia, anche aliena!) ed a volte divertente! Ricordo che verso le ultime puntate i due cuginetti erano quasi tentati di mettere in pratica tra loro i "perversi" insegnamenti della nonna (della serie: "Sorcucin’: s’fott’ pé prim’!" TRAD.: la cugina si tromba per prima) che sul più bello smorzava gli animi con la mitica frase che dà il titolo a questo post!
Io e mia sorella ne rimanemmo talmente estasiati (lei per i cartoni animati, io per alcune immagini spinte… seppur disegnate!) che non ci volle molto per convincere i miei, che da veri paraculo non si fecero pregare per comprarci anche la serie completa in VHS con opuscoli allegati che comprendeva in tutto 3 videocassette: 1. Scoprire il sesso; 2. Come si nasce; 3. La crescita. Dovrebbero ancora stare qui da qualche parte a casa, ogni tanto mi ci imbatto rovistando nei mobili alla ricerca di dolciumi in preda alla fame chimica e… per un attimo mi fermo a ricordare… ma questa si sa, è davvero un’altra storia!

Di seguito alcuni frame della serie per non dimenticare… Yo!:

5 Risposte a “– E dopo nonna? – Dopo bambini miei? Ah, questa è un’altra storia…”

  1. Parti per me rilevanti:

    la domanda al nonno se si masturbava anche lui;

    il fanculo a claudio e dodò per l’amore ai lavoretti; il nonno che ancora non capisce il funzionamento di affari tuoi.

    Super LOL!

  2. waaaaaaaaaaa…vincè c’e l’ho anche io!!!mamma lo portò a casa perche mia sorella faceva mille domande e dopo averlo visto cominciò una lagna su cosa voleva significare il:pepperepepepe!!!!AC

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