CSTP Odissea! Kame come Ayeye Brazov

E dopo quasi un mese dalla multa sono riuscito ad avere una mezza vendetta!

Dovete sapere che oggi alle 8.45 c’erano varie lauree del mio (e del Pario) corso in Scienze della Comunicazione (tra cui amici stretti quali Valeria "Valuz" De Gregorio, Marilena "American Girl" Cimino e Salvatore Iuliano). Per giungere in tempo ho messo la sveglia alle 7.45 ma mi sono alzato giusto un’ora dopo. In colpevole ritardo sono sceso alle 9.15 da casa.

Giunto alla fermata dell’autobus dove sono solito fare autostop, mi apposto in attesa di qualche buon samaritano….. Niente, nessuno neanche a pagarlo oro! Intanto nell’attesa di ben 30 minuti sono passati l’autobus di linea 57 e l’autobus della linea privata Califano: non avendo biglietti, ho preferito non arrischiarmi, memore della multa di cui sopra.

Verso le 10 e qualcosa, alla vista di un altro autobus 57 e in ritardissimo, decido di rischiare e salgo al volo sul bus maledetto!!!

Il caso ha ben voluto farmi trovare a Penta, dopo giusto un paio di fermate, i solerti controllori della CSTP (ben 3!). La mia fortuna ha fatto sì che mi trovassi già in piedi pronto a scendere alla porta di mezzo (tra l’altro avevo anche già prenotato la fermata). In breve la scena:

Controllore 1: – Biglietti, abbonamento?

Kame: – Non ce l’ho!

Controllore 1: – Allora mi mostri documenti…

Con forza Kame il Kane sguscia dall’accerchiamento dei 3 controllori e corre all’impazzata più lontano possibile dalla fermata del bus:

– PIGLIATEVI IL NUMERO DI TARGA!!!

Alla vista del trasgressore fuggente, i ragazzini del paese lo incitavano:

– ‘E fatt’ bbuon’! N’e penzà, fuje fuje!!! (TRAD.: Hai fatto bene! Non ti curar di loro, dileguati dileguati!!!)

Un paio di minuti dopo, sicuro dell’avvenuto passaggio del maledetto 57, non trovo niente di meglio per arrivare all’università, che farmela a piedi a passo svelto.

Verso le 10.45 sono riuscito ad arrivare all’aula delle lauree, appena dopo la fine delle discussioni delle mie due amiche, ma in tempo per seguire l’amico Salvatore. Che odissea!