Conte, il Konte, con te, te.

antonio conteAnche se questo potrebbe sembrare un post calcistico (da titolo e da foto), non sarà così, …o per lo meno non lo sarà completamente.
Lo spunto parte dalla rescissione consensuale del contratto tra Antonio Conte e la Juventus. Come ho detto io (seguito poi da molti altri, pensiero comune quindi) è stato un fulmine a ciel sereno (qui il video delle sue prime parole).
Per quanto mi riguarda, a parte la tristezza per questa notizia, ne parlerò più concretamente in seguito, con maggiori informazioni a riguardo. Se mi mettessi a farlo ora, darei adito solo a supposizioni e ad illazioni.

Il Konte (ovvero io), si ritrova spiazzato da questa notizia, e dopo il (non)giorno buono di ieri (a questo proposito la mia squadra ha perso anche la prima partita del torneo di calcetto, quisquilie al momento, chiudendo quindi malamente questo infausto lunedì), non mi aspettavo una mazzata simile.
Per me è sempre difficile far finta di niente, non dire la mia, lasciar in sospeso le cose o lasciarmele scivolare via addosso.. Ah, precisazione! Ci riesco con facilità solo quando queste cose non le ritengo per me importanti.

Si parlava di addii, di rescissioni consensuali, di mazzate, di brutti periodi.
“Oooooohhhh!” – direbbe qualcuno che non sopporta queste menate – “Ma ti vuoi ripigliare o no?
Ed io infatti ti dò ragione, caro ed esimio qualcuno, ma non puoi biasimarmi se con la “freschezza” delle brutte nuove io non posso che deprimermi, abbassando di molto l’asticella della mia autostima.
Parlando di altri argomenti su whatsapp, mi è capitato oggi di sentirmi dire questa frase:
“Non dovresti sottovalutarti”
Vorrei tanto che frasi simili restassero impresse come promemoria dentro di me.
Ora come ora mi son ricordato di una conversazione che ebbi con un caro amico dell’università di Fisciano, con cui però non mi ci vedo da anni, ma col quale siamo rimasti in contatto tramite i nostri blog e facebook, il suo nome è Mazi.
Mazi è una delle poche persone che ho sempre ritenuto da prendere ad esempio ai tempi dell’università, era piacevole poter parlare con lui di ogni più disparato argomento del quale aveva il più delle volte sempre un pensiero, un’opinione, una critica.
Una persona che ho sempre stimato e che continuo a stimare tutt’ora.

Beh, un paio di anni fa, conoscendolo come persona intelligente, saggia e illuminata (ma al contempo è anche un cazzaro come pochi), mi rivolgo quindi a lui per dei consigli sulla mia disastrata vita sentimentale.
E lui mi senza tanti giri di parole, mi dice delle cose tra le più belle che un amico mi abbia mai detto.

“…no alby tu hai sempre avuto un solo difetto (e scusa se mi permetto): tu non hai proprio idea di che bella persona sei

“…non faccio complimenti. mai io descrivo solo, e te lo dico perchè l’ho sempre pensato ma non c’era bisogno di dirtelo, mo serve…
tu sei una persona creativa, piena di generosità e con valori che manco il Papa, una mosca bianca rarissima in un tempo di tronisti e bimbiminkia. 
non devi metterti in situazioni irraggiungibili o strane, perchè non ne hai bisogno affatto, tu te le fai capitare”

“…te lo spiego con una metafora:
quando uno beve, esiste un momento esatto quando sai perfettamente che se bevi di più esci ubriaco fradicio, non ci si ritrova ubriachi improvvisamente, out of the blue
ecco, tu devi semplicemente tirare il freno prima di schiantarti.
e non dirmi che non lo puoi fare.
scusa se mi permetto di dirti ste cose, ma non sopporto che una persona come te deve stare male per un rifiuto umano. tu devi prendere in mano la situazione e capire che è LEI ad aver perso una grande occasione.”

…tu pensa sempre che sei uno che vale. e indipendentemente da quello che dovesse pensare lei tu lo sei, davvero“.

Guardate le frasi che ho grassettato (N.d.A.: voglio mettere in chiaro che queste frasi e questa conversazione si riferiscono ad anni fa, e non al presente!!!), ebbene sono queste le frasi che devo cercare sempre di tenere a mente!!!
E invece io spesso me le dimentico.
Devo cercare di volermi più bene anche io, e non di suggerirlo solo alle altre persone.
Per troppo tempo sono stato altruista, ho pensato sempre prima al bene degli altri, e tutto questo perché ho sempre pensato di essere un egoista della peggior specie, e per controbilanciare questo mio egoismo, ho sempre cercato di fare diversamente.
Per rispetto alle altre persone ho accumulato tanti di quei rimpianti che non avete nemmeno idea, ed invece se non fossi stato così altruista, magari ora avrei invece una collezione di rimorsi.

Non voglio arrivare un giorno del futuro a pensare: “Perché non l’ho fatto?”
Vorrei pensare invece al contrario, magari poi ridendoci su: “Ma come mi è preso di farlo?”
Come molte persone a questo mondo, anche io spesso ho paura dell’ignoto, del futuro, di ciò che potrebbe essere, e per questo tendo magari a rovinare quello che è il presente, per queste mie paure.
Devo cercare di combattere questa mia tendenza. Cercando di godere di più del presente, o cercando di pensare con speranza e non con paura al futuro.
Il vivere giorno per giorno che ho attuato negli ultimi anni forse non è la cosa adatta. Devo cercare di trovare un giusto mix. Ma ancora non ci sono riuscito.

Se mi ritrovo a commettere degli errori non è quindi mai per cattiveria, ma è solo per paura. E dopo tutto quello che ho passato sono sempre un po’ restio a fidarmi della buonafede degli altri, visto che in passato mi sono sentito tradito dagli altri che hanno approfittato della mia buonafede.
Ma sento che sto divagando.
Stamattina andando a rileggere altre conversazioni di qualche mese fa, mi sono reso conto di aver sbagliato certi miei comportamenti. Devo riprendere a pensare un pochino di più a me stesso, e di meno agli altri, cercando di farmi influenzare il meno possibile e sperando che poi queste altre persone non si dimentichino di me, tenendomi ancora in conto nonostante tutte le difficoltà che potremmo incontrare.

Non voglio essere posto in un dimenticatoio, e nemmeno essere considerato una zona di passaggio, e infine, prima che le nostre strade possano dividersi ad un bivio, spero che prima di allora passino migliaia e migliaia di km.

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