Boicottaggio!

Ok, va bene che mi sono auto-imposto una pausa alcoolica di 3 (dico ben tre) giorni! Va bene anche che i motivi che mi hanno spinto a ciò possono variare dalla voglia di rimettermi in forma al fatto che altrimenti non riuscirei a portare a termine almeno due giorni (fatti bene) di cura antibiotica per la questione del dente del giudizio di cui ho scritto nel mio ultimo post… Ma quando è troppo, è troppo! Cioè, non solo io a poco più di ventiquattr’ore dal mio ultimo (peraltro lieve) contatto con gli alcoolici già sto male come un cane stile Mark Renton in "Trainspotting"… Oltre al danno ora si aggiunge anche la beffa di dover assistere a comunicazioni pubblicitarie di dubbio gusto e alcool più che ingiusto! Alcuni di voi avranno già capito che mi riferisco all’improponibile Drive Beer! Cosa vuol rappresentare questo piscio a bassa (anzi bassissima, dato che parliamo di appena 2.5°) gradazione alcoolica ad annacquare il mercato? Evidentemente la Tarricone S.p.A. (non sò se sia un parente, un omonimo o proprio il vincitore morale della prima edizione del Grande Fratello) già produttrice di alcuni marchi come la birra Morena (che nonostante sia un’altra gran merdata è una "birra" cui io e Spaik siamo molto legati) si illude che, investendo qualcosa come 15 milioni di euro nel marketing di Drive Beer e chiamando quello sfigato di Fisico a fare da testimonial, davvero qualcuno andando a fare la spesa o magari in un bar/pub si sogni di comprare quella…  "cosa"! Non so voi cari lettori, ma noi della P.A.S.* quando andiamo in un locale il primo fattore che andiamo a vedere sulla carta è la gradazione della birra, che dev’essere la più alta possibile rispetto al rapporto prezzo/qualità! Se proprio voglio essere magnanimo con il mio fegato prendo gli oltre 4° della Guinness, ma più giù, proprio non si può andare! Tanto vale prendere un succo di frutta o una mezza minerale! Prevedo vita breve per questa cazzata! E’ stato detto che il target cui si rivolge il brand è potenzialmente l’intero bacino degli oltre venti milioni di italiani patentati (?). Io dico che evidentemente la campagna è stata portata avanti da un chierichetto e/o un boy-scout! A mio avviso è stato sottovalutato il fattore psicologico! Nessuno infatti, con un minimo di sale in zucca, si sognerebbe di entrare in un locale pubblico, in mezzo a gente che beve pinte su pinte delle migliori birre internazionali (bionde, rosse, nere, ambrate, doppio e triplo malto, trappane, al frumento e chi più ne ha più ne metta!), e chiedere: "Una Drive Beer, grazie!". Andiamo un pò ad analizzare il ventaglio delle probabili risposte:
-Ipotetica reazione dell’oste a):
"Non ne abbiamo!… Perchè non ti pendi una bella pinta di Harp Strong?" (Intanto il cartello fuori dalla porta reclamizza che in quel locale puoi gustare la nuova birra con "Tanto gusto, alcool giusto!", ma il furbo oste in realtà non ha mai acquistato una fornitura di quella roba o al massimo la serve, ormai scaduta, a chi gli chiede un bicchiere d’acqua del rubinetto!)
-Ipotetica reazione dell’oste b):
"Non si preoccupi stiamo facendo gli scontrini a tutti, siamo perfettamente in regola!… Le posso offrire un grappino?" (Il tutto dopo aver squadrato il cliente da capo a piedi presumendo che si tratti di un giovane finanziere cacacazzi in borghese!)
-Ipotetica reazione dell’oste c):
"Vagliò, tu già stai ‘mbriac, vuò pijà p’cul a me? Pecchè nun’ te ne vai à ‘ccà?" (traduzione: "Giovanotto, a mio avviso lei è già fortemente brillo, ma cos’è, vuol prendermi in giro? Per favore… prima che mi veda costretto a mandarla a girare al largo!")
-C’è poi un’ultima ipotesi, cui nemmeno voglio osare pensare per l’incolumità del nostro autista assennato:
In caso infatti il giovane salutista riesca a far valere ipotetici favoritismi parentali di matrice politico-clericale e a lasciare il bancone con in mano una bottiglia della "birra" incriminata rischierebbe come minimo il linciaggio in pubblica piazza da parte degli altri ospiti del locale, i quali, lo additerebbero come capro espiatorio di tutti i loro problemi con l’aggravante che, proprio lui, figlio di papà, dovrebbe sapere come spassarsela dato che non ha problemi, mentre loro da lunedì tornano a studiare sui libri o a lavorare in fabbrica e nei cantieri aspettando il week-end… Provate a immaginare quanto sangue!
A questo punto la mia domanda è: vale davvero la pena di risparmiare qualche punto sulla patente, se si può incappare in simili episodi spiacevoli che possono pregiudicarci la vita?