Awake

Mamma mia, stanotte è la seconda volta, che io mi ricordi, che mi succede una cosa del genere mentre dormo.
(Eh già, che bell’espediente parlare di una situazione di cui i lettori non sanno ancora niente, per poterla poi introdurre agli stessi, ormai incuriositi da questa formula letteraria appena adottata).
Saltando a pié pari la futile retorica, mi accingo dunque a parlare del semplice fatto.

Ultimamente mi capita spesso di far tardi la sera, e di andare a letto non prima delle 2 e qualcosa, se non anche più tardi… Stanotte mi sono coricato verso le 4.
Il tempo era veramente volato, avevo scaricato dei capitoli tradotti di un manga e pagina dopo pagina, non mi sono accorto che ora si fosse fatta.
Spengo il pc e mi metto sotto le coperte, la stanchezza si fa sentire e ben presto riesco a prendere sonno, o almeno così credevo.

Dormo, inizio a sognare e diversamente dalle altre volte, io mi rendo REALMENTE conto di essere in un sogno, ovvero essere cosciente durante questa fase onirica.
Quel che mi accadeva mi spaventava, perché ero perfettamente al corrente di tutto, ma a quel punto che fare?
Ed è qui che son caduto nel terrore vero e proprio…
Mi son svegliato e mi sono accorto che nonostante lo avessi fatto, stavo ancora dormendo!
In definitiva stavo sognando di sognare, e mi ero appena svegliato dal sogno nel sonno. Le sensazioni fisiche che provavo erano reali, non so perché ma il ricordo più forte di stanotte è che non so per quale motivo, mi vibravano i molari, ma non leggermente, ma molto forte tipo quando vai dal dentista e questi usa il trapano. Una vibrazione senza ausilio di trapani insomma; come se i molari risuonassero come per rispondere a qualcosa.
Un altro ricordo è che mentre camminavo nel luogo dove mi trovavo, e incontravo persone che conosco, ero sempre conscio che queste persone non erano reali, ma erano frutto della mia fantasia e quel che mi dicevano era del tutto inutile.

Il mio sogno progrediva senza il mio controllo, contro la mia stessa volontà, come se qualcuno mi avesse preso e messo così com’ero all’interno di questa dimensione creata dal mio cervello ma che non potevo dirigere in nessuna direzione.
Il mio unico pensiero ormai era quello di tentare di svegliarmi per porre fine a questo incubo vero e proprio.
Incredibilmente sembro riuscirci, ma ancora non ne sono sicuro: sposto con un calcio le coperte, accendo la luce e mi dirigo in bagno per darmi una sciacquata alla faccia, dopo di che vado in cucina per trovare qualcosa da bere. Trovo un succo di frutta alla pera che avidamente consumo mentre osservo l’orologio appeso in cucina: sono le 6 meno 10!
Pensavo di aver dormito per tutta la notte, e invece erano passate meno di 2 ore!
Torno a letto sperando di non ritrovarmi a sognare quel che avevo appena passato, e cado finalmente in un sonno ristoratore.

Per la cronaca ho riaperto gli occhi verso le 13 e qualcosa, giusto il tempo di mettermi a tavola qualche minuto più tardi.

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