Appunti di Viaggio!

27/02/07: Poco prima di mezzogiorno Spaik e il Kiattone (DJ Masso) sono già da me!… Devo ancora finire di vestirmi e di preparare lo striminzito zaino/bagaglio a mano, che si rivelerà più capiente di quanto avessi immaginato. Il tempo di un rapido pranzo di briefing, contornato da eccitazione e incredulità per l’imminente partenza, saluti rapidi in famiglia, e via verso il nostro passaggio per Capodichino: L’Uomochefuma a.k.a. Giandommy, padre di Rob!
Un’ora circa di viaggio passa in fretta senza note particolari se escludiamo che all’uscita di Napoli, al casello, siamo sommersi da informazioni strane di cui veniamo a conoscenza grazie ad alcuni adesivi: 1. Zuccherino è il neo neo-melodico del momento nella provincia partenope!? 2. Quei luoghi hanno dato i natali ad un perito che si fa chiamare Joseph La Gatta! Un"no"secco alla richiesta di una moneta da parte di Rob al "gitanomatic" (ovvero un bambino rom che si offriva di fare da tramite tra l’automobilista e la macchinetta automatica per il pagamento del pedaggio previo pagamento di un altro pedaggio) ed eccoci all’aeroporto. Una stretta di mano al nostro accompagnatore e via al primo check-in!
Mentre facciamo la fila proprio vicino a noi stanno girando alcune scene della soap "Un posto al sole" con Michelangelo Tommaso (che interpreta Filippo Sartori) e al quale, tramite Rob, faccio fare un autografo per mia madre che è una grande fan della mediocre telenovela! Cazzeggio in attesa del secondo check-in, quello più approfondito con metal detector e tutte le altre diavolerie… tutto ok, perdiamo solo un pò di tempo a causa di Rob che ha il metallo negli scarponi, e siamo nel non-luogo per eccellenza: il terminal! Qualche decina di minuti in sala d’attesa e la navetta ci porta in pista, fino al nostro Boeing della Brussells airlines che, per chi non lo sapesse, è gemellata con la Virgin! Un aereo piuttosto fatiscente ma in fondo viaggiando low cost c’era da aspettarselo!
Quello che non mi sarei aspettato invece è la mia brutta reazione all’aereo, il decollo per me è una tragedia: tensione, panico, senso di vuoto, paura! Mi tranquillizzo solo dopo che il velivolo si è abbondantemente raddrizzato subendo con indifferenza gli sberleffi dei miei compagni e ordinando subito una birra per ristabilire i valori vitali! Il resto del viaggio prosegue senza lode nè infamia con qualche foto dal finestrino,una visitina al micro-cesso di bordo e qualche perturbazione. Personalmente le perturbazioni e la pressione non mi aiutano, ma il culmine delle mie paranoie sarà il pessimo atterraggio! Pochi istanti per riprendermi dallo shock ed eccoci nello stupendo aeroporto internazionale di Bruxelles! Ci mettiamo un sacco di tempo per riuscire ad uscire da quella struttura enorme e prendiamo finalmente il bus che ci porterà alla metropolitana che ci porterà poi in zona Rue Royale: ovvero il pezzo di urbe dove avremmo alloggiato ed assistito l’indomani al concerto di "The Album Leaf"!…
Ah quasi dimenticavo! Siamo a Brussels apposta per il concerto di Jimmy LaVille & Co. dopo che, in preda ai fumi dell’alcool, circa una settimana prima, la sera di martedì grasso, ascoltando un loro pezzo in auto decidiamo di imbarcarci in quest’avventura! Bruxelles ci riserva un accoglienza un pò freddina e umidiccia ma non ci perdiamo d’animo e, preso possesso della nostra stanza, siamo di nuovo in strada per mangiare qualcosa e dare un’occhiata in giro!
Dovete sapere che gran parte della ristorazione rapida a Brussells è appannaggio di immigrati mediorientali i quali sono stati, in questa 36 ore belga, i nostri principali rifornitori di proteine e carboidrati: memorabile la "pizza", consistente in uno strato di pasta di pane a forma di ovale con su solo uova strapazzate a far da base al posto di pomodoro e/o mozzarella! Dopo il turco, tutti "abbafati", decidiamo di recuperare all’handicap della mancata vendita di alcoolici nel ristorante islamico e dirigendoci verso un night-shop per generi di prima necessità: birra e dolciumi (i waffel sono ottimi!). Appena entrato sono stato afferrato da sindrome d’acquisto compulsiva visto i prezzi bassissimi dell’oro giallo!
Fatta una cospicua scorta rientriamo in albergo un pò provati dal viaggio e demoralizzati dal tempaccio. Ah, anche in Belgio si vede mamma Rai e non siamo riusciti a dire di no a qualche frammento di Sanremo, tanto per sentirci un pò italiani in terra straniera! Il patriottismo però ha avuto vita breve e dopo qualche sforzo per convincere il più pesante del nostro gruppo, ci siamo mossi per un giro nei pressi dell’albergo e… come per magia ci siamo trovati catapultati inaspettatamente nel quartiere a luci rosse! Qui, dopo poco, scoppia la polemica con un Rob inviperito per la mancanza di figa autoctona a favore di una massiccia presenza di veneri (quasi tutte) d’ebano! Qualche eccezione la facevano le over 50 ma meglio stendere un velo pietoso! Beh, io e Spaik eravamo presi bene e avremmo anche voluto supportare il commercio sessuale ma siamo stati colpiti dalle superprediche del (de)moralizzatore della PAS* che annunciava/minacciava catastrofi immani se avessimo elargito 20/25 euro a quelle (parole di Rob) "negre"!
"Torniamo domani: se c’è qualche bianca bona io ci vado!". Dopo un pò siamo di nuovo in albergo che è da poco iniziato il dopofestival di Chiambretti, la giornata di domani sarà lunga e, mentre i miei due compagni riescono a prendere sonno quasi subito, io dovrò aspettare un pò per cadere tra le braccia del Morfeo belga, complice il letto non comodissimo e le orchestrine russanti del PAS*Imperator e del PAS* King 3/4 e in laterale che sembrano darsi il cambio ciclicamente!

28/02/07: La giornata inizia poco dopo le 9 con la colazione, compresa nel prezzo, per questo mi fiondo sul buffett cercando di mangiare e bere tutto ciò che posso e ruttando davanti ai pochi presenti in sala con Roberto che mi riprende puntualmente! Saliamo in camera per i turni di defecamento e doccia e siamo pronti per tuffarci nella Bruxelles fredda e piovosa che le previsioni ci avevano annunciato!
La mia mantellina gialla non riscuote molti consensi specie da parte del solito perbenista del gruppo che mi addita come sosia di Milo (N.d.A.: killer di un film horror). Poco male, ci mettiamo in marcia! Il centro non è molto lontano dal nostro alloggio, ma ancora più vicino c’è la Botanique: il luogo deputato al concerto. Noi abbiamo prenotato i biglietti tramite telefono lasciando il numero di postepay di Spaik, ma la tipa alla reception ci dà una brutta notizia: non risulta nessuna prenotazione! Sudore freddo da tutti i pori e gli orifizi! Chiamiamo in Italia il nostro gancio: Ernovo, che mi aveva fatto da tramite, visto che il mio inglese maccheronico è ancor più limitato nella comprensione/esposizione telefonica perchè privo di gestualità! Per un attimo siamo fottuti!… Siamo a Brussels solo per un motivo e quel motivo è andato a puttane?
"No, ma c’è ancora disponibilità di biglietti solo che volevo essere certa che la prenotazione non ci fosse prima di farveli comprare" cerca di farci intendere la figa! "Ma vaffanculo, dacci i biglietti,li compriamo subito, non perdiamo altro tempo!" diciamo noi!
Ticket alla mano, passiamo il resto della mattinata a fare i turisti con visita alla cattedrale e al resto del centro storico, parchi e monumenti. In poche ore riusciamo a vedere un pò tutto anche cose che crediamo di non aver visto scopriremo poi che sono passate sotto i nostri occhi. Un pò di tutto tranne il simbolo della capitale belga: "L’omme que piss" ovvero il bambino che piscia! Peccato per il museo della musica che non troviamo, e per quello della birra dove preferiamo rimandare un’entrata che, ahinoi, non si verificherà più! Dopo aver dovuto rifiutare menù turistici a prezzi modici nei ristorantini del centro per colpa del solito Rob che ha paura per la scarsa igiene e qualità del pesce (manco fossimo in Africa) mangiamo qualcosa presso la catena Quick: il McDonald del luogo! La giornata sembra aver preso una piega migliore, climaticamente parlando, ma sarà solo un’impressione. Di lì a poco nuovi nubifragi ci spingeranno verso il luogo di partenza.
Nel tragitto incontriamo anche una rappresentanza dei pompieri di Charleroi che danzano e bivaccano in una piazzetta, completamente ubriachi, disturbando la quiete pubblica con un impianto stereo che spara a palla musica dance-commerciale! Finiamo per ripararci nei pressi della Botanique alle porte di una chiesa… ma il forte vento spinge l’acqua anche sotto il portico.
La Botanique è sempre aperta,ci ripareremo lì! Beh, mai intuizione fu più azzeccata! Gli Album Leaf sono arrivati praticamente insieme a noi perciò andiamo subito a salutare il frontman che fa tanto battere il cuore al nostro Rob e cerchiamo di scambiare due parole. Foto di rito e complimenti e noi riceviamo anche ringraziamenti per il supporto, essendo arrivati in culo al mondo solo per loro! "Amazing guys!", "Yo!".
Il gruppo deve montare l’attrezzatura e noi non possiamo continuare a stare lì a sbavargli addosso, ma il tempo è pessimo perciò ci rifugiamo nel vicino internet point, gestito da extracomunitari, che secondo Rob: "Puzza di negro, Ciè!". dopo aver salutato un pò di contatti MSN e dato un occhiata al blog ritorniamo nella redlight con Rob speranzoso di trovare "carne bianca": nada!
Allora andiamo a fare un pò di giri goliardici in un pornoshop e un peep show, ma il nauseante puzzo di seme misto a sudore ci fa gettare la spugna! Dopo un’ultima occhiata alla donnine in vetrina cazzeggiamo ancora un pò nei pressi della Botanique finchè non ci viene fame e andiamo dal turco di turno per una pita coi controfiocchi! Cazzo, è quasi ora di andare, manca poco alle 20 e qui i concerti iniziano puntuali! Ci basta attraversare la strada per essere subito in teatro dove becchiamo anche qualche altro italiano. Entriamo in una minuscola sala deputata alla performance (350 posti al massimo tra seduti e in piedi, volendo esagerare!) che sembra sia destinata quasi a rimanere semivuota, cosa che un pò ci amareggia dapprima ma poi come si suol dire: ‘sti cazzi! Fatto sta che non sapevamo che la gente del luogo, forse per evitare file, arriva in massa appena qualche minuto dopo le 20 quando sono appena saliti sul palco gli special guest: Corrina Repp! Non è il nostro genere, ma si rivelano meglio di quanto pensassimo e la tipa è davvero carina oltre che brava!
Un’ora circa di rock ed ecco salire sul palco i nostri beniamini, giusto il tempo di prendere qualche birra a poco prezzo nel bar della struttura! Saranno poco meno di due ore belle pregne di emozioni con i nostri pezzi preferiti e la dedica personale di Jimmy "For the three boys from Italy" del pezzo "Twentytwo Fourteen" che diverrà la nostra nuova hit personale!
A fine concerto giusto il tempo di altre due chiacchiere con i musicisti per ringraziarli, l’acquisto di qualche gadget e via verso Gare de Midi (la stazione dove avremmo dovuto prendere la navetta che ci avrebbe riportato in aeroporto!). Complici un pò di tallonite e qualche unghia incarnita facciamo varie soste nel tragitto. Su tutte degna di nota è l’entrata in un pub malafamato con vecchi ubriaconi e un oste scontroso, tanto che avrei voluto portar via un posacenere a sfregio ma vengo dissuaso. Spaik, che non ha problemi di stichezza, si rifiuta,per paura dell’ignoto,di entrare nel bagno del locale perciò ci toccherà rifermarci in una tavola calda nei pressi della stazione che forse è anche peggio! Dopo poco siamo di fronte la stazione principale di Brussels.
Complice il freddo e un "clima" non troppo sicuro mandiamo a puttane l’idea bus e iniziamo a contrattare con un tassista indiano riuscendo a tirare sul prezzo:da 130 a 80 euro in pochi minuti! Saliamo a bordo della sua Mercedes nera che ci porterà a 46 km dalla capitale! Io e Spaik sul sedile posteriore prendiamo subito sonno mentre Rob veglia sulla nostra incolumità seduto accanto all’autista. Ci risvegliamo all’aeroporto di Charleroi che si presenta luogo deputato al barbonaggio sfrenato. Il DJ Masso ancora una volta non osa abbandonarsi alla stanchezza mentre noi altri ci facciamo pochi problemi a riposare spaparanzati su ogni dove.

Sono circa le 05.30 del 01/03/07 (Auguri Rob!) quando entriamo nel terminal per il check-in: tutto regolare se non fosse per il sottoscritto che, assonnato, viene scambiato per un drogato/ubriacone dalla security e perquisito alla bene e meglio sotto gli occhi di disapprovazione del Kiattone: "Ciè, solo tu potevi farti fermare!", "Oh, che è colpa mia?!". Aspettiamo di prendere il volo e ci ritroviamo in un Boeing della Ryanair che è leggermente migliore dell’aereo preso alla partenza con uno steward romano che si crede simpatico ma è solo uno stupido… "ed è pure negro" (Masso dixit!). Stavolta per il sottoscritto partenza e atterraggio andranno meglio, ma la pressione distruggerà le mie povere orecchie! Gradualmente lasciamo per strada il maltempo e arriviamo in poco più d’un paio d’ore all’aeroporto di Ciampino. La nostra avventura si conclude all’improvviso com’era iniziata… unico neo il poco tempo a disposizione! E mentre gli altri si dirigono subito verso Benevento con la Marozzi io contatto la PAS*Lady: La Zia e mi auto-invito per un paio di giorni defatiganti a casa sua a Roma, dalla quale farò ritorno sabato… Giusto in tempo per una bevuta in compagnia per festeggiare con lieve posticipo i rispettivi compleanni dei miei due compagni di viaggio! Blow!

P.S. Prossimamente (cash permettendo) si prevedono nuovi PAS*Viaggi con la formula turismo-musicale… Intanto beccatevi la documentazione visiva e… stay tuned!


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