Almanacco del giorno dopo

Oramai la cosa è passata da quasi 2 giorni, ma mi premeva ribadire quel che ho detto ad alcune delle mie conoscenze femminili.
Cercherò di essere breve, con la speranza che quest’ultima non risulti vana…

La domenica di solito per me è prettamente casalinga, quindi ho sfruttato la mia finestra sul mondo (leggasi Internet e nella fattispecie facebook) per monitorare l’andazzo di questa ricorrenza di cui vi sto per parlare (N.d.A.: e a meno che il vostro cervello non sappia fare 2+2 avrete già capito quale sia).

Un fioccare di foto di mazzi o di rami di mimose con taggate la sorella, la cugina, l’amica, la fidanzata, la conoscente tramite amici, le colleghe di lavoro o dell’università. Auguri che fioccavano in ogni dove, e per cosa poi?
Il link seguente tratto dalla mitica Wikipedia spiega tutto: Giornata Internazionale della donna, in cui si parla dell’origine della "festa" e di come nel corso degli anni essa abbia preso una piega tendente al commerciale: fiorai che in quel giorno vendono una grande quantità di mazzettini di mimose, divenute il simbolo di questa giornata, a prezzi esorbitanti, e ristoratori che vedranno i loro locali affollati.

A che pro, dunque mi chiedo, continuare con questo "8 marzo festa della donna"?
Quando venne istituita, la parità dei sessi non era ancora in vigore, ed ora che lo è perché dare alle donne un giorno dell’anno in cui festeggiarle e non fare lo stesso per gli uomini? Tanto visto che è solo una festa commerciale, ben venga la Giornata Internazionale dell’uomo, così altri soldi entreranno nelle tasche dei commercianti, oppure no?

Lasciando perdere questa provocazione, vorrei riportare uno stralcio delle opinioni di una blogger in merito all’8 marzo:


"…la grande maggioranza delle donne approfitta di questa giornata per uscire da sola con le amiche per concedersi una serata diversa, magari all’insegna della "trasgressione", che può assumere la forma di uno spettacolo di spogliarello maschile, come possiamo leggere sui giornali, che danno grande rilevanza alla cosa, riproponendo per una volta i ruoli invertiti.

Per celebrare la festa della donna, bisogna quindi comportarsi come gli uomini?"

Che altro si può aggiungere?
P.S.: sicuramente le ragazze/donne che spesso qui mi leggono, concorderanno con questo post, visto che conoscendole so che nessuna di loro è andata in qualche locale a festeggiare.

 

3 Risposte a “Almanacco del giorno dopo”

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